Sindacati ed Eurelectric rinnovano l'impegno per una transizione energetica più equa ed inclusiva
Eurelectric informa le Associazioni, 17 dicembre 2021
Il settore europeo dell'elettricità e la sua forza lavoro sono fondamentali per raggiungere gli obiettivi climatici in considerazione della grande trasformazione in corso. Durante l'ultima riunione dell'European Social Dialogue sull'elettricità i sindacati europei, IndustriAll ed EPSU, insieme ad Eurelectric hanno firmato ufficialmente una dichiarazione congiunta per una transizione socialmente equa ed inclusiva. La dichiarazione traduce il messaggio dei partner secondo cui una Just Transition ha bisogno di finanziamenti adeguati e di migliori procedure autorizzative, nonché di politiche sociali coerenti che garantiscano che nessuno sia lasciato indietro. Due capitoli, in particolare, meritano di essere evidenziati:
- Permitting: semplificare e accelerare le procedure autorizzative è essenziale per agevolare progressivamente il processo di decarbonizzazione e per soddisfare la crescente domanda. I ritardi nelle autorizzazioni a livello nazionale e locale rappresentano uno degli ostacoli principali per la transizione e, per questo, le parti condividono l'impegno ad agire nei confronti delle istituzioni competenti.
- Una forza lavoro qualificata.La transizione verso un'economia ad emissioni zero comporterà cambiamenti nelle capacità e nelle competenze della forza lavoro. La perdita di posti di lavoro nei settori che impiegano fonti fossili può essere compensata da nuove opportunità, se l'UE sostiene soluzioni rinnovabili, nonché una forte catena di approvvigionamento energetico europea. Ciò richiede un impegno in programmi di formazione, riqualificazione e miglioramento delle competenze da parte dei datori di lavoro, verso i loro dipendenti, e del settore educativo, in collaborazione con l'ecosistema industriale. Sistemi di formazione e apprendimento permanente completi e di alta qualità consentiranno al settore europeo dell'elettricità di creare una cultura che promuova la mobilità dei lavoratori all'interno delle imprese e tra imprese, settori e paesi.
I firmatari si stanno ora rivolgendo ai rappresentati politici europei per presentare le principali richieste per una transizione energetica più giusta.
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