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News / News / 13-09-2018

Accelerare la transizione verso una nuova economia climatica

E’ stato diffuso il “The new climate economy” il report pubblicato dalla Commissione Globale sull'Economia e il Clima che evidenzia quanto le società moderne sottovalutino i benefici di una crescita più pulita e intelligente.

Un piano d’azione più efficace sul clima, secondo il report, potrebbe fornire almeno 26 trilioni di dollari in benefici economici fino al 2030, oltre alla possibilità di ottenere nuovi posti di lavoro, risparmi economici, maggiore competitività e opportunità di mercato, e un miglioramento del benessere per le persone in tutto il mondo.

Secondo lo studio i prossimi 15 anni saranno un’occasione unica per la storia economica e climatica in quanto il 2030 è il “punto di non ritorno” o meglio l'anno ultimo in cui potremmo contenere l'aumento della temperatura media globale al di sotto dei 2° C. Gli analisti descrivono infatti uno scenario negativo rispetto agli ultimi decenni: "Ogni anno che passa, i rischi del cambiamento climatico senza sosta aumentano. Gli ultimi 19 anni hanno incluso 18 degli anni più caldi mai registrati, peggiorando i rischi per la sicurezza alimentare e idrica e aumentando la frequenza e la gravità dei pericoli come gli incendi boschivi. I disastri provocati dai pericoli legati al clima sono stati responsabili di migliaia di morti e di perdite per 320 miliardi di dollari nel 2017. I cambiamenti climatici porteranno a eventi più frequenti e più estremi come le inondazioni, la siccità e le ondate di calore".

Johan Rockström, co-direttore del Potsdam Institute for Climate Impact Research e uno degli autori principali dello studio ha spiegato che nel peggiore dei casi con 4-5 gradi in più entro 200 anni vivremo in "un pianeta senza ghiaccio permanente. La siccità e le ondate di calore estreme renderebbero infatti inabitabili i tropici. Ciò spingerebbe la popolazione mondiale verso i poli".

Il dossier ritiene prioritario fissare il prezzo del carbonio e passare alla divulgazione obbligatoria dei rischi finanziari legati al clima, come parte di un più ampio pacchetto di politiche, accelerare gli investimenti nelle infrastrutture sostenibili, sfruttare il potere del settore privato, anche per favorire l'innovazione e far avanzare la trasparenza della catena di approvvigionamento e infine riformare i regolamenti e gli incentivi che ostacolano il passaggio a un'economia a basse emissioni di carbonio e circolare.

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