«Non poteva esserci momento migliore per dar vita all’Osservatorio della transizione verde, un efficace strumento che ci consente di monitorare i progressi delle rinnovabili rispetto agli obiettivi sottoscritti dall’Italia. L’Osservatorio sarà di grande utilità per il governo, le imprese e anche per i cittadini perché è di fondamentale importanza che sia davvero chiaro a tutti dove siamo adesso, dove avremmo già dovuto essere, e dove ci siamo impegnati ad arrivare al 2030», commenta Agostino Re Rebaudengo, Presidente di Elettricità Futura.
Ritardo rispetto agli obiettivi
«Il tempismo del Sole 24 Ore è ottimo perché appena lo scorso 30 aprile al G7 l’Italia si è impegnata a triplicare la capacità installata di rinnovabili al 2030. Già eravamo in forte ritardo rispetto agli obiettivi del REPowerEU che per l’Italia Elettricità Futura ha tradotto nel Piano elettrico 2030. Più che mai adesso, abbiamo l’urgenza di accelerare la realizzazione di nuovi impianti e monitorare con esattezza se facciamo o meno progressi in questa direzione. Avere un obiettivo chiaro e condiviso è importante, ma monitorare è essenziale. Per questa ragione, nel mio blog (www.rerebaudengo.it) ho creato il Ritardometro che monitora i ritardi nella pubblicazione dei provvedimenti normativi necessari per lo sviluppo delle rinnovabili».
Commentando i numeri, Re Rebaudengo conclude: «Guardando i dati dell’Osservatorio, è lampante che l’Italia – continuando con questo ritmo – non raggiungerà i target europei, men che mai terrà fede all’impegno del G7. Sono certo che l’Osservatorio sarà un utile spazio per l’informazione, il confronto e le proposte per centrare gli obiettivi».
L'articolo di Sara Deganello pubblicato sul Sole 24 Ore
L'Osservatorio della Transizione Verde del Sole 24 Ore