Nel mese di novembre 2019, secondo quanto rilevato da Terna, la società che gestisce la rete elettrica nazionale, la domanda di elettricità in Italia è stata di 25,8 miliardi di kWh, in flessione dell’1,1% rispetto allo stesso mese del 2018. Tale risultato è stato ottenuto con un giorno lavorativo in meno e con una temperatura media mensile sostanzialmente analoga rispetto a novembre 2018. Il dato destagionalizzato e corretto dagli effetti di calendario e temperatura porta la variazione a -0,5%.
La domanda dei primi undici mesi del 2019 risulta leggermente in flessione (-0,4%) rispetto al corrispondente periodo del 2018. In termini rettificati il valore non cambia (-0,4%).
A livello territoriale la variazione tendenziale di novembre 2019 è risultata disomogenea: negativa al Nord (-1,9%) e al Centro (-0,9%) e positiva al Sud (+0,7%).
In termini congiunturali, il valore destagionalizzato e corretto dagli effetti di calendario e temperatura dell’energia elettrica richiesta a novembre 2019 ha fatto registrare una variazione positiva (+0,2%) rispetto al mese precedente (ottobre 2019). Tale risultato mantiene il profilo del trend su un andamento stazionario.
Nel mese di novembre 2019 la domanda di energia elettrica è stata soddisfatta per l’88% con produzione nazionale e per la quota restante (12%) dal saldo dell’energia scambiata con l’estero. In dettaglio, la produzione nazionale netta (22,9 miliardi di kWh) è risultata in flessione (-4%) rispetto a novembre 2018. In crescita le fonti di produzione eolica (+58,6%) e fotovoltaica (+1,2%), sostanzialmente invariata quella idrica (+0,1%) e in diminuzione quelle termica (-10,7%) e geotermica (-1,3%).
Fonte: TERNA