L’Earth Overshoot Day rappresenta la data in cui la richiesta di risorse naturali dell’umanità supera la quantità di risorse che la Terra è in grado di generare nello stesso anno. Secondo il Global Footprint Network - l’organizzazione di ricerca internazionale che ha ideato il metodo di misura dell’impronta ecologica (in inglese Ecological Footprint) per il calcolo del consumo di risorse - quel giorno è oggi 2 agosto 2017. In altre parole ad oggi l’umanità ha già consumato l’intero budget annuale di risorse naturali. Il 60% di questo budget è rappresentato dalla richiesta di natura per l’assorbimento delle emissioni di anidride carbonica.
La data dell’Earth Overshoot Day è caduta sempre prima nel calendario: dalla fine di settembre del 1997 al 2 agosto di quest’anno. Mai così presto da quando il mondo è andato per la prima volta in sovrasfruttamento nei primi anni ’70. L’umanità sta usando la natura ad un ritmo 1,7 volte superiore rispetto alla capacità di rigenerazione degli ecosistemi. È come se ci servissero 1,7 pianeti Terra per soddisfare il nostro fabbisogno attuale di risorse naturali.
I costi di questo crescente sbilanciamento ecologico stanno diventando sempre più evidenti nel mondo e li vediamo sotto forma di deforestazione, siccità, scarsità di acqua dolce, erosione del suolo, perdita di biodiversità e accumulo di anidride carbonica nell’atmosfera. Un trend che può essere facilmente invertito: se posticipassimo l’overshoot day di almeno 4/5 giorni ogni anno, si potrebbe vivere entro la capacità di un solo pianeta. Ad esempio, la riduzione degli sprechi alimentari del 50% in tutto il mondo potrebbe posticipare tale data di 11 giorni, mentre ridurre del 50% la componente dell’impronta ecologica globale dovuta all’assorbimento di anidride carbonica, sposterebbe la data dell’Overshoot Day verso la fine dell’anno di addirittura 89 giorni.