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News / News / 26-06-2023

Fotovoltaico, ostacoli e opportunità: Elettricità Futura su Milano Finanza

L'intervista di Angela Zoppo al Presidente Re Rebaudengo

Condividiamo l'articolo di Angela Zoppo pubblicato su Milano Finanza che riporta un ampio approfondimento di Agostino Re Rebaudengo, Presidente Elettricità Futura, sulle barriere e sulle opportunità relative allo sviluppo del fotovoltaico in Italia.

Sulla presunta corsa ad accaparrarsi i terreni per il fotovoltaico, Agostino Re Rebaudengo ha piegato:

"In fatto di transizione energetica (purtroppo) non corre proprio nulla in Italia, anzi, va tutto lentissimo! Secondo Legambiente, solo il 41% delle istanze relative agli impianti fotovoltaici nel 2019 ha ricevuto l’autorizzazione, una percentuale che è scesa al 19% nel 2020, è ancora calata al 9% nel 2021, per arrivare all’1% nel 2022.

Siamo di fronte al mito, falso quanto duro a morire, che sviluppare le rinnovabili significhi tappezzare l’Italia di pannelli. Il Piano 2030 del settore elettrico, elaborato da Elettricità Futura in coerenza con il REPowerEU e condiviso dal Governo, prevede 85 GW di rinnovabili, di cui 58 GW di fotovoltaico, 360 miliardi di benefici economici e 540.000 nuovi posti di lavoro in Italia. 85 GW di nuove rinnovabili richiederanno solo lo 0,3% del territorio italiano per essere installati. Secondo uno studio Terna-Snam, le aree potenzialmente idonee ad ospitare gli impianti sono circa il 27% della superficie italiana. 

Non c’è nessuna corsa ad accaparrarsi i terreni. L’unica corsa che avrebbe senso sarebbe quella che dovrebbero fare i Sindaci per sviluppare le rinnovabili nei loro Comuni, accaparrandosi, e in questo caso calza il termine, più benefici economici e occupazionali possibili!

Lo sviluppo del solare porterà sui territori italiani 300.000 nuovi posti di lavoro nel settore fotovoltaico e nella sua filiera industriale nel 2030, che si aggiungeranno ai circa 25.000 attualmente occupati. Elettricità Futura ha rivolto più Appelli ufficiali ai Sindaci e ai Governatori delle Regioni invitandoli a cogliere le opportunità di contribuire al target rinnovabili nazionale, che non è un Burden, ma appunto, un’Opportunity Sharing".

A livello di Regioni e Comuni quindi la transizione energetica rallenta anche per i timori degli Enti locali che vedono nelle rinnovabili una minaccia per paesaggio/agricoltura. Le dichiarazioni di Agostino Re Rebaudengo su cosa potrebbe fare il Governo per sbloccare la situazione.

"Il Governo è intervenuto in più occasioni introducendo diverse norme per semplificare la burocrazia delle rinnovabili. Ad esempio, il recente DL PNRR ha rimosso alcune barriere, come le criticità collegate alla verifica archeologica e alle distanze degli impianti dai beni architettonici.
Ma non basta per passare da 3 GW all’anno a otre 10 GW all’anno di rinnovabili installate, come prevede l’obiettivo nazionale e come l’Italia ha già dimostrato di saper fare nel lontano 2011, quando siamo riusciti a installare oltre 10 GW in un solo anno.

Il Governo ha più possibilità per sbloccare la situazione, e sarebbe importante che le concretizzasse tutte, in parallelo e il prima possibile.

Andrebbero riordinati in modo organico i diversi interventi normativi sulle autorizzazioni per i nuovi impianti rinnovabili e per il repowering, così da standardizzare il quadro a livello nazionale e superare il «sistema delle opinioni» dei diversi Enti locali.

Elettricità Futura ha anche proposto al Governo di introdurre il Provvedimento Unico Nazionale per gli impianti soggetti a VIA nazionale e attuativi del nuovo Piano Nazionale Energia Clima (PNIEC), individuando nel MASE l’autorità responsabile dell’intero procedimento autorizzativo. Questa azione permetterebbe di risolvere un corto circuito: dopo che i progetti ottengono l’ok a livello nazionale, la VIA, si bloccando quando arrivano agli Enti locali, e la trafila ricomincia.

È urgente l’individuazione delle aree idonee, introducendo il criterio che sono idonee alle rinnovabili tutte le aree che, a giugno 2022, non avevano vincoli.
In parallelo, è importante che il Governo mandi ufficiale comunicazione alle Regioni del nuovo target 85 GW rinnovabili al 2030 che verrà incluso nel nuovo PNIEC".

L'articolo completo di Angela Zoppo.

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