Agostino Re Rebaudengo, Presidente Elettricità Futura, nell'articolo di Antonio Cianciullo sull'Huffington Post spiega la soluzione strutturale alla grave emergenza energetica condivisa alla Conferenza Stampa del 25 febbraio scorso.
Chiediamo al Governo di autorizzare entro giugno 60 gigawatt di rinnovabili da realizzare in 3 anni, entro il 2024. L’impegno è vendere l’energia rinnovabile così prodotta a prezzo fisso (65 euro a megawattora rispetto a una quotazione che a fine febbraio 2022 è arrivata a 280) per 20 anni, senza indicizzazione.
“Quando abbiamo organizzato questa conferenza stampa avevamo un prezzo del gas quadruplicato in un anno, con la guerra in corso ora è quintuplicato”, afferma Agostino Re Rebaudengo. “Siamo di fronte a un’emergenza che si somma a una situazione di crisi strutturale e che richiede misure adeguate: o sblocchiamo le procedure che paralizzano la realizzazione degli impianti di rinnovabili o chiudiamo la luce. L’emergenza energetica ci è già costata quasi 20 miliardi, è arrivato il momento di mettere il Paese in sicurezza”.
I numeri presentati alla Conferenza Stampa mostrano uno stallo molto netto che strozza la produzione energetica dell’Italia. Il 50% delle proposte di nuovi impianti di rinnovabili è bloccato, l’altro 50% viene realizzato solo dopo 7 anni, a fronte di una norma che prevede la chiusura dell’iter in un anno. E’ vero che circa il 40% dell’elettricità viene oggi prodotta con le rinnovabili, ma il restante 60% dipende principalmente dal gas, cioè da un combustibile che la crisi ucraina mette in buona parte a rischio.
L'articolo di Antonio Cianciullo.