Condividiamo l'articolo di Agostino Re Rebaudengo, Presidente Elettricità Futura, su Il Fatto Quotidiano.
Lo scorso 25 febbraio alla conferenza stampa di Elettricità Futura ho condiviso la proposta del settore elettrico italiano per risolvere in modo strutturale la grave emergenza energetica, ridurre la dipendenza dalle importazioni di gas dalla Russia e tagliare drasticamente la bolletta elettrica.
Ho chiesto al governo e alle Regioni di autorizzare entro giugno di quest’anno 60 GW di nuovi impianti rinnovabili, invitandoli ad attuare un’azione straordinaria di semplificazione degli iter autorizzativi. Il nostro Paese infatti rappresenta il caso peggiore di burocrazia in Europa, nessun altro Stato ha così tanti problemi ad autorizzare i nuovi impianti rinnovabili. In Italia, un iter autorizzativo per un impianto rinnovabile ha una durata media di 7 anni, mentre la normativa prevede una durata di 1 solo anno. 60 GW di nuovi impianti rinnovabili faranno risparmiare all’Italia il 20% del gas importato (15 miliardi di metri cubi di gas ogni anno), ovvero oltre 7 volte rispetto a quanto si stima di ottenere con l’aumento dell’estrazione di gas nazionale.
L’Italia ha la capacità di installare 60 GW di nuove rinnovabili nei prossimi 3 anni, equivalenti a circa 20 GW di rinnovabili all’anno. Può apparire un traguardo ambizioso, ma è assolutamente alla nostra portata. Già dieci anni fa avevamo installato oltre 11 GW disponendo di tecnologie meno performanti e sistemi di installazione meno efficienti. Quello che manca per raggiungere l’obiettivo 60 nuovi GW di rinnovabili sono la autorizzazioni per i nuovi impianti. Da anni in Italia le rinnovabili sono bloccate, mediamente ci vogliono 7 anni per autorizzare un impianto, mentre per legge non dovremmo attendere che un solo anno!
Un altro contributo importante potrebbe arrivare dalla crescita della produzione di biometano da 0,14 a 10 miliardi di metri cubi, utilizzando la frazione organica dei rifiuti e la materia di origine agricola. A fronte della grave crisi energetica è urgente rimuovere ogni barriera allo sviluppo del gas rinnovabile italiano modificando la bozza del Decreto biometano che attualmente blocca gli impianti già in costruzione e lo sviluppo di nuovi progetti e investimenti.
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