Condividiamo l'intervista rilasciata da Agostino Re Rebaudengo, Presidente Elettricità Futura, a Laura Serafini e pubblicata martedì 7 maggio sul Sole 24 Ore.
La soluzione annunciata ieri sera per i pannelli nei terreni agricoli non rassicura affatto l’industria del settore. «Questa scelta mette l’Italia in situazione di grande imbarazzo, perchè non raggiungeremo gli obiettivi comunitari, quelli relativi al Pnrr, faremo meno di un decimo degli obiettivi sottoscritti nel G7 energia. Invece di aumentare l’indipendenza energetica dell'Italia, la esponiamo alle minacce e all’instabilità geopolitica che stiamo vivendo».
Agostino Re Rebaudengo, presidente di Elettricità Futura, non è affatto persuaso dalle rassicurazioni del ministro per l’Ambiente, Gilberto Pichetto Fratin, quando afferma che consentendo solo agli impianti agrivoltaici (sospesi due metri da terra per consentire di fare sotto le coltivazioni) di essere realizzati nei terreni agricoli si potranno raggiungere i target previsti dal Pniec di nuovi 40 gigawatt istallati entro il 2030.
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