Le rinnovabili stanno vivendo una certa solidità della redditività operativa, in seguito al triennio “tumultuoso”, iniziato nel 2014 e caratterizzato dalle profonde modifiche al regime di incentivazione. Secondo il Renewable Energy Report, nel corso del 2016 sono state installate in Italia 778 MW di nuova potenza da rinnovabili, soprattutto fotovoltaico ed eolico. Un risultano migliore di quello di altri Paesi europei, ma che mostra qualche criticità se lo si paragona ai 51 GW di potenza da fonti rinnovabili oggi installati. Si tratta di una quota insufficiente a garantire il miglioramento tecnologico necessario per avanzare nella implementazione delle rinnovabili nel sistema elettrico.
Il fotovoltaico guida le installazioni con 369 MW, seguito dall’eolico con 290 MW e in ultimo dalle biomasse con 40 MW. Il ritorno della crescita delle installazioni rispetto al 2015 e la leggera inversione di tendenza del 2016, con il 7% della potenza totale di impianti di taglia superiore a 1 MW, rappresenta un segnale positivo. Il volume di potenza idroelettrica raggiunta è di 18.606 MW a fine 2016, con delle istallazioni per 79 MW.
Un altro settore che si svilupperà in futuro sarà lo storage: nell’ottica di una elettrificazione dei consumi e della conseguente maggiore redditività dell’autoconsumo, il potenziale per questo tipo di soluzione è infatti destino a crescere.
Le previsioni del mercato risultano più favorevoli rispetto al passato: le nuove installazioni previste nei prossimi 4 anni sono pari a 4,4 GW: 2,3 GW per il fotovoltaico, 1,6 GW per l’eolico e 320 MW per l’idroelettrico.