L’economia circolare per rilanciare la filiera industriale italiana
Si è svolta a Roma la presentazione dello studio “Transizione verde e sviluppo. Può l’economia circolare contribuire al rilancio del sistema Italia?” realizzato da Federmanager e AIEE. In occasione dell’evento promosso da Elettricità Futura, tante le istituzioni politiche e i rappresentanti del settore energetico intervenuti sul tema economia circolare.
Come evidenziato da Stefano Cuzzilla, Presidente di Federmanager, l’economia circolare rappresenta infatti una vera opportunità di investimento in grado di aumentare la produttività del 6,5% in termini di valore aggiunto e l’occupazione nel settore green portandola all’11,4%. “Una sfida ancora aperta”, commenta Felice Egidi, strategic advisor di Elettricità Futura, “che potremo vincere solamente se esportiamo il valore manageriale e rafforziamo il capitale umano attraverso figure professionali competenti e specializzate. Di fronte agli ambiziosi obiettivi al 2030 sarà inoltre importante definire un quadro regolatorio chiaro e uniforme e promuovere misure destinate a semplificare l’attuale iter per il rinnovamento degli impianti FER esistenti o già autorizzati e non ancora realizzati. La burocrazia immotivata è nemica dell’innovazione ed i manager del nostro settore devono farsi portavoce di questo messaggio presso tutti gli stakeholder”.
“ll settore dell’economia circolare è tutto da costruire ed è fondamentale per l’Italia saper guadagnare posizioni di leadership grazie a un mix di investimenti e stimoli fiscali guidati da una visione strategica di lungo termine che non può fare a meno di un’intensa attività di ricerca e di competenze appropriate”, ha evidenziato il direttore generale di Federmanager, Mario Cardoni.
Nel corso della tavola rotonda a cui hanno partecipato Gianluca Benamati, Vice Presidente Commissione Attività Produttive della Camera dei Deputati, Gianni Girotto, Presidente Commissione Industria del Senato, Paolo Arrigoni, Componente Commissione Territorio e Ambiente del Senato, Federico Testa, Presidente ENEA, è stata evidenziata l’importanza di strumenti volti a semplificare la burocrazia e ad accompagnare le pubbliche amministrazioni e le imprese ad affrontare in maniera efficace sfide come quelle della transizione energetica. A conclusione del dibattito è intervenuto Andrea Zaghi, Direttore Generale di Elettricità Futura che ha sottolineato l’importanza del repowering degli impianti, in un’ottica di valorizzazione dei siti già oggetto di investimenti in passato e di minimizzazione di consumo di suolo connessa alla generazione elettrica da rinnovabili. “In un’ottica di economia circolare, lo sviluppo di un settore chiave come quello della mobilità elettrica è legato alle batterie e al loro smaltimento. A fare la differenza sarà in questo senso il riuso delle batterie in quanto al termine del ciclo di vita alcune batterie potrebbero ancora immagazzinare energia rinnovabile, ad esempio accoppiate a sistemi fotovoltaici di piccola taglia, altre invece potrebbero essere utilizzate come sistemi di alimentazione di riserva degli edifici. L’avvio di una filiera nazionale di aziende impegnate nel riciclo delle batterie delle auto elettriche secondo MOTUS-E creerebbe inoltre, solamente in Italia, circa 70 mila posti di lavoro”.
Lo studio completo illustrato da Sandro Neri e Carlo di Primio di AIEE è disponibile al seguente link