Prosegue l’ormai consolidata partnership di Elettricità Futura e CESI che continua ad arricchire il Technology Watch, l’osservatorio creato da Elettricità Futura per monitorare l’innovazione applicata alle tecnologie energetiche, e che ha consentito di realizzare anche il nuovo webinar dedicato al ruolo dell’idrogeno sostenibile per accelerare la transizione energetica.
Oltre 280 persone hanno seguito l’evento in streaming, una ulteriore dimostrazione sia del forte interesse verso l’idrogeno sia della necessità di avere informazioni e di trarre importanti elementi per orientare le scelte strategiche in materia di idrogeno.
Il webinar infatti ha approfondito non solo le attuali tecnologie e gli sviluppi attesi, ma anche gli aspetti legati alla sostenibilità economica dell’idrogeno verde e le più recenti evoluzioni del quadro normativo e regolatorio, attraverso un confronto tra le Istituzioni, le imprese leader del settore elettrico italiano e internazionale e gli esperti di Elettricità Futura e CESI.
“Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza ha inserito l’idrogeno tra i pilastri della transizione ecologica ed energetica, energetica, destinando in totale oltre 3 miliardi di euro, risorse che dovranno fare da leva agli investimenti privati. Come ha ricordato il Ministro Pichetto Fratin, l'impiego dei fondi del PNRR è essenziale per realizzare investimenti importanti nelle infrastrutture energetiche per l’idrogeno”, ha ricordato Agostino Re Rebaudengo, Presidente di Elettricità Futura e Vice Presidente Confindustria Energia con delega all'idrogeno, in apertura del webinar.
In questa direzione, accogliamo con favore il decreto pubblicato a fine dicembre scorso con cui il MASE ha reso noti i criteri di selezione per le aree industriali dismesse per realizzare le cosiddette Hydrogen Valleys, e sappiamo che è in dirittura d’arrivo anche il decreto per l’utilizzo di idrogeno nei settori hard to abate.
I fondi del PNRR sono un primo passo per avviare la produzione di idrogeno verde. Rischiano però di essere pochi e troppo frazionati.
È fondamentale che anche l’Italia adotti una strategia nazionale, il più smart e inclusiva possibile, che includa l’idrogeno low carbon e che permetta, oltre al reale avvio della produzione di idrogeno verde, anche il suo utilizzo, il che significa sostenere, in una prima fase, il maggior costo rispetto alle attuali alternative”, ha concluso Agostino Re Rebaudengo.
Per contrastare l’emergenza energetica e climatica una delle soluzioni essenziali è l’elettrificazione dei consumi, come ha spiegato Paolo Chighine, Executive Vice President Group External Relations, CESI.
Esistono alcuni settori hard-to-abate, ad esempio l’industria chimica e altre attività energivore come la siderurgia e il cemento, l'aviazione e il trasporto marittimo, in cui l’elettrificazione diretta dei consumi non è tecnicamente o economicamente fattibile. Per la decarbonizzazione di questi settori è possibile ricorrere all’idrogeno sostenibile, vettore in grado di accelerare la transizione energetica e generare importanti benefici socio-economici e ambientali, ha aggiunto Paolo Chighine.
L’importanza di dotare il nostro Paese di una strategia nazionale per l’idrogeno è stata ribadita da Bruno Cova, Advisory Services & Studies Director, CESI, nella sua Presentazione di Keynote che ha approfondito anche gli impatti sul sistema elettrico nazionale dello sviluppo dell’idrogeno sostenibile.
A luglio 2020, l’Europa ha adottato una strategia comunitaria per l’idrogeno che prevede l’installazione di 40 GW di elettrolizzatori per produrre idrogeno rinnovabile al 2030.
L’Italia ha fissato l'obiettivo di 5 GW di capacità installata di elettrolizzatori entro il 2030. La Germania, l’Inghilterra, la Francia e la Spagna hanno già adottato una strategia nazionale per l’idrogeno, mentre in Italia, attualmente, disponiamo soltanto delle Linee guida preliminari, come ha illustrato Bruno Cova nel suo intervento.
Alla Tavola rotonda moderata da Alessio Cipullo, Responsabile Affari Tecnici, Elettricità Futura, sono intervenuti Enrico Crosio, Technical Director, Asja Ambiente Italia, Sara Manca, Responsabile Sviluppo Idrogeno Italy & Rest of Europe, Enel Green Power, Andrea Meola, Business Development Director, CESI, Andrea Pisano, Head of Hydrogen Initiatives, Eni, Lorenzo Privitera, Head of Hydrogen Unit, A2A e Cosetta Viganò, Responsabile Affari Normativi e Regolari, Area Affari Tecnici, Elettricità Futura.
Tra i principali spunti emersi dal dibattito è nuovamente emersa la strategia nazionale per l’idrogeno e il suo ruolo chiave per offrire alle imprese una visione organica per orientare le scelte di investimento.
I relatori hanno anche approfondito quali potrebbero essere le leve, anche normative e regolatorie, più efficaci per sviluppare una filiera italiana dell’idrogeno sostenibile nell’ottica di accelerare la transizione energetica.
Gli operatori hanno anche condiviso quali progetti di sviluppo di impianti di produzione di idrogeno verde stanno portando avanti sul territorio nazionale e quale prospettiva di crescita dell’idrogeno immaginano per i prossimi anni.
Le conclusioni istituzionali del webinar sono state affidate a Mauro Mallone, Direttore generale incentivi energia, Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica. Nel suo intervento ha restituito la visione del MASE sullo sviluppo dell'idrogeno al 2030 e i prossimi passi per dare seguito alle linee guida preliminari della strategia nazionale dell’idrogeno varata nel 2020.
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