Condividiamo l'articolo a firma di Agostino Re Rebaudengo, Presidente Elettricità Futura, pubblicato su Recover Magazine.
La Pandemia Energetica
Quante volte a scuola ci è stato ripetuto che conoscere la storia è importante per capire dove ci troviamo oggi, e perché. Credo sia fondamentale anche per essere consapevoli della direzione verso cui si sta andando e per costruire una chiara visione del futuro che vogliamo ci attenda.
Oggi siamo in una gravissima emergenza energetica. L’aumento dei prezzi dei combustibili fossili sta scuotendo la sicurezza nazionale, l’economia, l’industria, l’occupazione, la nostra società tutta.
Da decenni, i (tanti) Governi che si sono susseguiti non hanno dotato l’Italia di una programmazione energetica mirata all’indipendenza del Paese. Al contrario, è mancata del tutto una strategia nazionale di lungo respiro.
Al suo posto, invece, sono state assunte scelte che hanno indebolito l’Italia da un punto di vista energetico (e non solo), ci hanno resi sempre più dipendenti dalle importazioni di combustibili fossili da Paesi esteri, instabili e non democratici, arrivando a concentrare la dipendenza di gas e petrolio per oltre il 40% dalla Russia.
Veniamo alla storia più recente.
Un anno fa Elettricità Futura ha rivolto un appello inviando una lettera al Governo italiano, a tutti i Presidenti delle Regioni, a tutti gli Assessori dell’energia affinché si velocizzasse il sistema autorizzativo per realizzare gli impianti.
Chiedevamo di pubblicare il Piano Nazionale Integrato Energia e Clima (PNIEC) aggiornato rispetto ai nuovi obiettivi europei, identificare le aree idonee su cui costruire gli impianti e semplificare, profondamente, gli iter autorizzativi.
Da allora, abbiamo scritto e comunicato quotidianamente attraverso tutti i canali dell’Associazione la necessità di agire in fretta per accelerare la transizione verso le rinnovabili, le uniche risorse energetiche nazionali di cui potremmo disporre in abbondanza e le energie che costano meno.
L’ho personalmente spiegato e ribadito in tutte le occasioni di incontri istituzionali e nelle moltissime interviste su giornali, radio, televisioni.
Tengo a ricordarlo non nell’ottica dell’avevamo detto, ma perché questo dimostra che è prioritario per il bene del Paese che le istanze industriali trovino attenzione da parte delle Istituzioni e pronto riscontro nelle azioni della politica.
Ad oggi non c’è traccia del nuovo Piano Energia e Clima e nemmeno dell’elenco delle aree idonee. In quanto a semplificazioni della burocrazia, è vero che sono arrivate diverse ondate di provvedimenti come è vero che, per la maggior parte, se ne attende ancora l’attuazione.
I segnali dell’emergenza energetica erano ormai evidenti a fine 2021.
A inizio 2022, infatti, Elettricità Futura preoccupata da questi segnali ha organizzato una Conferenza Stampa e ha proposto al Governo un Piano di accelerazione straordinaria delle rinnovabili, un’azione sfidante e necessaria per lenire la grave crisi che si sta profilando.
Con il suo Piano, Elettricità Futura ha di fatto anticipato sia la proposta della Commissione europea di aumentare gli obiettivi rinnovabili sia il Piano del Governo tedesco che ha avviato una decisa e senza precedenti accelerazione delle nuove installazioni rinnovabili.
Contestualmente, Elettricità Futura aveva richiesto al Governo di dichiarare lo stato di emergenza nazionale per l’energia.
La convergenza è arrivata sul nuovo Piano 2030 del settore elettrico, elaborato e condiviso con il Ministero della Transizione Ecologica, che Elettricità Futura ha presentato lo scorso 21 giugno alla sua Assemblea pubblica.
I rappresentanti presenti del Governo e di tutte le forze politiche hanno convenuto di lavorare insieme per dare attuazione al Piano...
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