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News / News / 06-07-2017

Relazione annuale AEEGSI: i trend del mercato dell’energia nel 2016

È stata diffusa dall’Autorità per l’energia elettrica, il gas e il sistema idrico la relazione annuale 2017 sullo stato dei servizi relativi all’anno 2016

Sotto il profilo energetico nazionale, il documento dell’Autorità evidenzia la ripresa del trend di discesa dell’intensità energetica, fenomeno comune a tutte le economie sviluppate. Dal punto di vista della domanda delle singole fonti, si nota il calo del carbone fino a 11,8 Mtep (-10%), la crescita del gas naturale a 58 Mtep (+5%), e la crescita delle fonti rinnovabili a circa 33,2 Mtep. Infine rispetto al bilancio energetico, è importante sottolineare che la quota di fabbisogno interno lordo coperta dal saldo estero nel 2016 è scesa all’11,9%, rispetto al 14,6% registrato nel 2015.

Nell’ambito del sistema elettrico, sul piano complessivo si evidenzia l’inversione di tendenza della crescita dell’intensità elettrica, iniziata nel 2013 e ripresa con un nuovo calo nel 2016, che conferma il disaccoppiamento tra l’andamento dei consumi di elettricità e del PIL anche in una economia sviluppata come quella italiana. La richiesta di energia elettrica si è ridotta di poco più del 2%, andamento dovuto alle innovazioni tecnologiche ed all’efficienza, alla crisi economica e alle mutazioni della struttura produttiva. Sotto il profilo delle singole fonti utilizzate, il carbone è sceso da 10,6 a 9,3 Mtep (- 12%) mentre il gas naturale è passato da 16,9 Mtep a 18,3 Mtep (+ 8%), in gran parte per l’incremento di produzione del sistema italiano di generazione a cicli combinati - fra i più moderni al mondo – per effetto anche della crisi del nucleare francese. L’utilizzo di fonti rinnovabili è rimasto sostanzialmente costante. Il tutto a dimostrare il continuo processo di de-carbonizzazione del vettore elettrico. Infine, le importazioni di energia elettrica sono diminuite a 9,5 Mtep (-15% rispetto al 2015).

Il sistema elettrico registra inoltre una diminuzione anche nel 2016 della potenza disponibile netta, per un valore pari a 2,9 GW. In particolare si registra l’uscita dal settore di ulteriori 4,1 GW di potenza termoelettrica (dopo i 7,7 GW del 2015) e in gran parte di impianti entrati in esercizio prima del 2000. Nel 2016, la potenza complessiva si è attestata sui 104,1 GW e comprende un 45% di fonti rinnovabili e un 55% di fonti termoelettriche non rinnovabili.

Nel mercato elettrico, nel 2016, la Borsa elettrica italiana ha registrato il prezzo medio di acquisto dell’energia (PUN) più basso della sua storia, pari a 42,78 euro/MWh. Una diminuzione del 18,2% rispetto all’anno precedente. Il numero di venditori di energia elettrica sul mercato libero è cresciuto nel 2016 di 61 unità, un trend di espansione che perdura quasi ininterrottamente dal 2008. La quota del mercato tutelato sul mercato totale è diminuita in termini sia di energia sia di clienti, a vantaggio del mercato libero. Nel 2016 sono usciti dalla maggior tutela il 3,4% delle famiglie. Nell’ambito dei clienti domestici, il calo più elevato si è registrato per i residenti con una diminuzione del 4,2%. Un altro dato importante riguarda ancora una volta i consumer: nel 2016 il 10,1% di tutti i clienti finali ha infatti cambiato fornitore almeno una volta, rispetto al 9,6% registrato nel 2015.

 

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