L'articolo di Elettricità Futura è stato pubblicato nell'inserto Scenari “Guida Green Technology” de Il Sole 24Ore di lunedì 30 ottobre 2023.
Le reti elettriche, l’elettricità rinnovabile e i sistemi di accumulo sono tre abilitatori della transizione energetica da sviluppare in parallelo. Elettricità Futura, la principale Associazione nazionale dell’industria elettrica che rappresenta oltre il 70% del mercato elettrico italiano, lavora affinché si realizzino i progetti e le infrastrutture che rendono l’Italia più moderna, competitiva e indipendente.
La filiera nazionale dell’elettricità è composta da imprese leader mondiali nell’innovazione tecnologica. La necessità è sviluppare la filiera e recuperare il ritardo dell’Italia nella transizione energetica a causa dall’eccesso di burocrazia che ha fermato i nuovi progetti e, di conseguenza, la domanda interna di produzione di tecnologie. Prima saremo in grado di rendere efficaci regole e burocrazia per i progetti del settore elettrico, prima ripartiranno i nuovi investimenti nelle filiere produttive e maggiore sarà la nostra capacità di renderci indipendenti anche per l’approvvigionamento delle tecnologie.
Il?Piano di sviluppo elettrico, elaborato da Elettricità Futura, ha l’obiettivo di installare 12 GW/anno per portare la potenza rinnovabile installata a 143 GW al 2030 che permetterà di avere oltre l’80% di rinnovabili nel mix elettrico. Il Piano prevede 360 miliardi di benefici economici e oltre mezzo milione di nuovi posti di lavoro nel nostro Paese.
Nel 2022 sono stati installati 3 GW di rinnovabili in Italia, mentre in Germania 11, in Spagna 6 e in Francia 5: il sistema autorizzativo in Italia non funziona come dovrebbe, non consente di realizzare i grandi impianti che servono per raggiungere l’obiettivo con economicità. Circa due terzi dei 3 GW realizzati nel 2022 sono impianti con potenza inferiore a 1 MW, finanziati anche dal Superbonus, cioè dalla collettività.
Una dinamica che si riflette nell’andamento del mercato dei sistemi di accumulo. Secondo il report “OSSERVATORIO SISTEMI DI ACCUMULO” di ANIE Federazione, a giugno 2023, il 99,9% dei sistemi di accumulo installati in Italia risulta abbinato ad un impianto fotovoltaico, di cui il 99,5% di taglia residenziale.
È in base alle misure del Superbonus che il mercato degli accumuli accelera (+100% di installazioni nel I semestre 2023 rispetto al 2022), oppure frena, come nel secondo trimestre 2023 (-19% rispetto ai primi 6 mesi del 2023) a causa del blocco della cessione del credito. Molto più contenuto è invece lo sviluppo di accumuli di grande taglia.
Per renderlo possibile è importante intervenire anche su aspetti regolatori, affinché consentano di dare segnali di prezzo adeguati e a lungo termine per gli operatori, e completare il percorso per l’implementazione del meccanismo di aste per l’approvvigionamento a lungo termine di capacità di accumulo, con contingenti adeguati e senza accumulare ritardi. Le imprese nazionali sono eccellenze mondiali nell’innovazione delle reti elettriche, infrastrutture chiave da sviluppare e rafforzare.
Ma l’innovazione deve riguardare anche la disciplina delle connessioni, razionalizzando le richieste di connessione alla rete di trasmissione, definendo soluzioni per eliminare le richieste non realizzabili e introducendo criteri più selettivi per le nuove domande.
Attualmente lo sviluppo di numerosi impianti è fermo per l’elevato numero di richieste di connessione in alcune aree, anche a causa di progetti non sufficientemente solidi che poi non trovano realizzazione e che comportano l'effetto di una saturazione solo virtuale della capacità della rete.
L'articolo pubblicato su Il Sole 24 Ore