Aumentare la competitività del Paese allineando i prezzi energetici a quelli europei, migliorare la sicurezza dell’approvvigionamento e della fornitura, decarbonizzare il sistema energetico, sono i temi chiave che hanno guidato l’elaborazione dell’ultima proposta della SEN. Come spiegato dal Ministro dello sviluppo economico Calenda e da quello dell’ambiente Galletti, i progressi tecnologici compiuti sulle fonti rinnovabili, sui mezzi di trasporto, sui sistemi di accumulo e sull’efficienza energetica, offrono una rinnovata possibilità di risolvere il conflitto tra prezzi concorrenziali dell’energia e sostegno alla decarbonizzazione. Obiettivo dell’Italia sarà quindi di andare ben oltre il 24% di Fer sui consumi energetici complessivi per raggiungere il 27%, con la metà dei consumi finali di energia elettrica provenienti quindi da fonti rinnovabili.
Un quarto obiettivo chiave della SEN 2017 è la sicurezza di approvvigionamento e la flessibilità dei sistemi e delle infrastrutture, attraverso una quantità crescente di rinnovabili elettriche, anche distribuite, "nuovi" player di mercato e il potenziamento di reti e mercati verso configurazioni smart, flessibili e resilienti.
Nell’ambito dell’efficienza energetica, l’Italia presenta perfomance elevate, in linea con il trend previsto e gli impegni fissati, per effetto anche della crisi economica. L’obiettivo della SEN 2017 è di favorire le iniziative per la riduzione dei consumi col miglior rapporto costi/benefici nonché di dare impulso alle filiere italiane che operano nel contesto dell'efficienza energetica a partire dal settore dell'edilizia e della produzione ed installazione di impianti.
Quanto al carbone, l’Italia contribuisce, secondo i dati della SEN, alla generazione in Europa con una percentuale del 5%, inferiore ad altri Paesi. La produzione dei circa 8.000 MW a carbone incide per il 15% sul totale, percentuale in riduzione inerziale per effetto di prime chiusure volontarie intervenute di recente e di politiche aziendali che hanno già previsto la chiusura degli impianti a carbone nei prossimi 10-15 anni. Con Terna sono stati sviluppati degli scenari per arrivare al phase-out completo del carbone, relativo a tutti gli 8 GW attualmente operativi, mantenendo l'ipotesi di una penetrazione delle rinnovabili a circa il 50%, con orizzonte 2030.
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