Elettricità Futura ha riunito Bioenergy Europe, Eurelectric, SolarPower Europe, WindEurope, le 4 Associazioni europee di cui fa parte, per discutere nel corso del webinar “La transizione energetica in Italia ed Europa: quali gli effetti del COVID-19?” del piano di rilancio per il settore elettrico nella fase 2 e delle sfide da affrontare per raggiungere i target al 2030.
Il moderatore Nigel Hawkins, Responsabile Affari Europei e Ufficio Studi di Elettricità Futura, ha sottolineato in apertura come sia indispensabile puntare sulla transizione energetica per favorire la ripresa, rendendola quindi una “Green Recovery”.
A tracciare lo scenario e a fare una prima riflessione sulle priorità in corso è Alessio Cipullo, Affari Europei e Ufficio Studi di Elettricità Futura: “Nonostante il calo della domanda di energia, le incertezze delle attività e di mercato legate all’emergenza in corso, le imprese del settore stanno lavorando con grande impegno per ottimizzare la produzione di energia elettrica in Italia assicurando al contempo la sicurezza del sistema. Secondo alcuni dati preliminari, dall’inizio del lockdown la produzione da rinnovabili ha inoltre registrato un incremento di oltre il 4%”.
“L’emergenza COVID-19”, sottolinea Gilda Amorosi, Senior Advisor Sustainability di Eurelectric, “ha evidenziato quanto la società moderna dipenda dall’elettricità, per assicurare il funzionamento degli ospedali o permettere a milioni di persone di lavorare in teleworking. Investimenti in efficienza energetica, energia rinnovabile e mobilità elettrica saranno essenziali per far ripartire l’economia europea. La ripresa è imprescindibile dal Green Deal e a portata di mano”.
“Dobbiamo assicurare che ogni pacchetto di stimolo europeo favorisca il solare e le tecnologie rinnovabili”, precisa Raffaele Rossi, Policy Analyst di SolarPower Europe, “Facilitare l’accesso ai finanziamenti per le aziende solari, garantire un ecosistema favorevole per nuovi progetti solari, incoraggiare lo sviluppo di nuovi parchi solari di grandi dimensioni come di sistemi di autoconsumo sono i modi per assicurarsi che il solare cresca nel post- COVID-19, apportando grandi benefici economici, sociali e ambientali per tutti gli europei”.
“La sfida principale sarà lo sviluppo dell’elettrificazione: ora solo il 24-25% degli usi energetici finali è coperto dall’elettricità e occorre arrivare a oltre il 60% al 2050. Il tutto potenziando parallelamente gli investimenti di rete”, commenta Diletta Zeni, Advisor Energy & Climate Change di WindEurope, “L’eolico rappresenta una tecnologia chiave per l’avvio dell’economia europea in grado di coprire il 15% dell’energia elettrica prodotta in Europa e 300.000 posti di lavoro”.
“La crescita economica deve incardinarsi su un modello sostenibile”, infine conclude Giulia Cancian, Policy Director di Bioenergy Europe, “per uscire dalla crisi del COVID-19 dobbiamo insistere su rinnovabili, circolarità e value chain locale. È importante che una strategia industriale europea debba essere coerente con gli obiettivi di decarbonizzazione e al contempo dare strumenti concreti, soprattutto per un settore come quello delle bioenergie così radicato nel territorio europeo”.
Il materiale del webinar è disponibile al seguente link
Leggi il resoconto del webinar di Quotidiano Energia e la Cover Story di E7 di Canale Energia