Il Piano del settore elettrico per risolvere in modo strutturale l'emergenza energetica installando 60 GW di rinnovabili nei prossimi 3 anni ha ricevuto ampio supporto da parte delle principali associazioni ambientaliste, tra cui il WWF Italia.
"I tempi della transizione vanno accelerati, non ritardati. La Ue ha fissato il target di riduzione delle emissioni a meno 55% entro il 2030 e prima del 2050 dovremmo arrivare alla completa neutralità climatica. Per l’Italia questo significa rivedere il Piano Energia Clima (PNIEC) aumentando la quota di rinnovabili visto che gli operatori si sono detti in grado di arrivare a circa 20 GW di nuove installazioni all’anno.
Siamo invece in una fase di forte stallo: lo scorso anno si è istallato meno di 1 GW di nuova capacità rinnovabile – afferma Mariagrazia Midulla, Responsabile Clima ed Energia WWF Italia, che ha presentato l’analisi Rinnovabili, energie per la pace – Servirebbe un Piano clima che coordini le diverse azioni e anche politiche energetiche e politiche industriali: questa è una delle proposte che il Wwf e le altre associazioni ambientaliste hanno avanzato con la legge sul Clima".
Elettricità Futura, l’associazione degli operatori dell’energia elettrica di Confindustria, afferma di essere in grado di installare 60 GW di rinnovabili entro i prossimi 3 anni, a patto di ottenere le relative autorizzazioni.
Ciò permetterebbe di ridurre drasticamente la bolletta elettrica e creare 80.000 nuovi posti di lavoro.
Non solo, 60 GW di rinnovabili comporterebbero un risparmio di 15 miliardi di metri cubi di gas ogni anno, ovvero del 20% del gas importato.
Il settore è pronto a investire 85 miliardi di euro nei prossimi 3 anni.
L'articolo pubblicato su Greenreport.it.