Milano 13.06.2019 Si è appena conclusa l’Assemblea Annuale di Elettricità Futura, importante appuntamento di incontro e dibattito per il settore elettrico, tenutosi quest’anno all’interno del Festival dell’Energia. Simone Mori, Presidente di Elettricità Futura nel corso della relazione annuale: “Le proiezioni dei target al 2030 sono un fatto compiuto e condiviso, sappiamo dove vogliamo andare e conosciamo bene i benefici che la rivoluzione delle fonti rinnovabili e la digitalizzazione insieme all’elettrificazione dei consumi genereranno. La transizione energetica è fatta da cittadini, lavoratori, studenti e da una cultura tecnica che deve emergere in una società sempre più interconnessa. Va consolidata l’integrazione della filiera energetica e coinvolta la società nel suo complesso, attraverso politiche industriali, dell’educazione e del lavoro, centrali nella rivoluzione energetica. Ora è necessario lavorare tutti insieme sugli strumenti, riformare il mercato, introdurre un processo autorizzativo e regolatorio armonico e snello che valorizzi i territori”.
Il Sottosegretario allo Sviluppo Economico Davide Crippa ha sottolineato che “la transizione energetica è una opportunità sia per i produttori, che hanno la necessità di contare su tariffe costanti per rendere finanziabili i progetti, che per i consumatori i quali, in cambio della garanzia di ricavo ai produttori, possono trarre benefici dallo sviluppo delle fonti rinnovabili.” “Per arrivare a questo obiettivo” - ha continuato Crippa - “è necessario uno sforzo corale e sistemico, perché fare efficienza energetica non significa soltanto sostituire fonti fossili con fonti rinnovabili. C’è bisogno di un più profondo rinnovamento che esige capacità di innovazione, adeguamento delle regole, integrazione tra i diversi segmenti del settore energetico e coordinamento tra i diversi livelli di governance”.
“Il fatto che Elettricità Futura abbia inserito il capitale umano tra i temi centrali della sua Assemblea Pubblica è la dimostrazione di quanto le imprese considerino l’education un asset strategico per il futuro. È un tema che deve tornare in cima all’agenda Paese” – afferma Giovanni Brugnoli, vicepresidente Confindustria per il capitale umano. “L’Italia deve ritrovare una visione e una progettualità sull’educazione delle nuove generazioni e aiutare i giovani a cogliere tutte le opportunità che la rivoluzione digitale può offrire. Ci troviamo in una fase in cui le competenze cambiano velocemente, quindi diventano fondamentali le partnership scuola-impresa, la formazione sul lavoro e un sistema educativo efficiente”.
“Un’adeguata dotazione infrastrutturale, interconnessa e diversificata consentirà al nostro Paese di traguardare in maniera efficiente gli obiettivi posti dal Piano Energia e Clima”, sottolinea Giuseppe Ricci, Presidente Confindustria Energia, “Gli investimenti per la realizzazione di nuove infrastrutture o per la loro evoluzione, come evidenziato anche dal nostro recente studio, possono fornire un contributo allo sviluppo energetico del nostro Paese assicurando un reale ed efficace sostegno all’ingresso sul mercato di tecnologie innovative, garantendo sempre la corretta funzionalità e flessibilità al sistema energetico nel suo complesso. Gli investimenti possono aprire opportunità di crescita per l’Italia e rappresentare un segnale di stabilità all’interno dell’Unione europea, sul piano economico e in una ottica di integrazione tra i mercati energetici”.
Nel corso dell’Assemblea tanti gli operatori che hanno discusso sui trend tecnologici e di mercato e su ambiente, territorio e resilienza come Luca Torchia, Relazioni esterne e Sostenibilità Terna, Matteo Codazzi, AD di Cesi, Paolo Curati, Managing Director, Knauf Insulation Italia, Agostino Re Rebaudengo, Presidente Asja Ambiente, Gianni Silvestrini, Direttore Scientifico Kyoto Club, Alessio Torelli, Managing Director Italia Enel X, Luca Alippi, CEO EP Produzione, Andrea Arzà, Amministratore Delegato Liquigas, Renato Boero, Presidente Iren, Lucia Bormida, Chief Public Affairs & Communication Officer Gruppo ERG, Nicola Monti, Executive Vice President Power Asset & Engineering Division, Edison.
Secondo Francesco Vetrò, Presidente del GSE: “L’evento di oggi è l’occasione per fare il punto su quanto fatto e su quanto ancora da fare in termini di sviluppo energetico sostenibile. Il graduale passaggio all’utilizzo di nuove forme di energia, meno dispendiose e più pulite, deve essere combinato al progresso tecnologico. Abbinare alle tecnologie per le rinnovabili e per l’efficienza energetica le tecnologie digitali rappresenta un fattore chiave, peraltro, per creare competenze altamente qualificate nell’ottica della crescita dell’occupazione”.
A conclusione dell’evento Stefano Besseghini, Presidente ARERA “Nel percorso della transizione energetica occorre anche considerare i costi verso la definizione del quadro ottimale di sviluppo. In questo contesto è rilevante il ruolo della regolazione che ha il compito proprio di individuare strumenti ottimali nel rapporto costi benefici. Un’attenzione che poi deve creare contesti regolatori che non limitino opportunità, anche tecnologiche, inclusivi verso tutti”.
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