Il Presidente di Elettricià Futura, Gianni Armani, nell'intervista rilasciata a Gian Maria De Francesco e pubblicata su Il Giornale, ha messo in luce le cause sottostanti l'aumento dei prezzi dell'elettricità. L'attuale situazione dipende da decisioni assunte in passato dall'Italia di acquistare energia anziché investire in infrastrutture che avrebbero garantito autonomia e indipendenza nella produzione elettrica.
La soluzione risiede nelle fonti di energia rinnovabile: i Paesi che hanno scelto il nucleare e hanno sviluppato le rinnovabili, come la Francia e la Spagna, hanno un prezzo all’ingrosso che è il 40% più basso dell’Italia. Bisogna dunque accellerare nella produzione da impianti rinnovabili e sbloccare le autorizzazioni necessarie al rinnovamento degli impianti già esistenti.
Riportiamo un estratto dell'intervista del Presidente Armani:
Cosa pensa delle misure che dovrebbero essere inserite nel decreto Bollette?
«Siamo sicuri che il governo metterà in campo le migliori soluzioni possibili e credo abbia apprezzato il dialogo costruttivo con la nostra associazione e con gli stakeholder finalizzato alla salvaguardia delle famiglie e delle imprese che hanno più difficoltà».
Cosa sta succedendo ai prezzi dell'elettricità?
«Il prezzo del gas concorre solo per la metà dei costi della bolletta elettrica e non ha impattato su quei clienti che sul mercato libero hanno scelto il prezzo fisso, che per fortuna sono circa l'80%. Invece, tutti coloro che hanno optato per i prezzi variabili - il 20% delle famiglie e circa il 60% delle imprese - sono rimasti esposti alle nocive oscillazioni dei prezzi sui mercati internazionali».
Come si potrebbe migliorare la situazione?
«Gli impianti di produzione di energia rinnovabile potrebbero vendere elettricità attraverso contratti a lungo termine, ad esempio di dieci anni, che permetterebbero alle imprese di poter contare su un costo dell'energia certo e stabile nel tempo. Sarebbe anche fondamentale sbloccare le autorizzazioni necessarie al rinnovamento degli impianti già esistenti, fotovoltaici ed eolici, sfruttando le nuove tecnologie a disposizione ch epermettono di produrre più energia a un prezzo inferiore».
Disponibile l'intervista su Il Giornale