Nell'intervista rilasciata a Sara Deganello e pubblicata sul Sole 24 Ore, Giuseppe Argirò, Vice Presidente Elettricità Futura, ha dichiarato che “L’impostazione normativa sulle concessioni idroelettriche blocca gli investimenti, presta il fianco a contenziosi, genera concorrenza in assenza di reciprocità con altri Paesi europei su asset che sono strategici, non contribuisce alla riduzione del costo dell’elettricità per imprese e famiglie richiedendo canoni maggiori”.
Disporre di un quadro normativo che consenta di far ripartire gli investimenti nell'idroelettrico è una priorità resa ancora più urgente considerando i notevoli benefici creati da questo settore strategico per la sicurezza, l'indipendenza e la sostenibilità energetica nazionale, come ha spiegato Giuseppe Argirò: “È necessario decarbonizzare la produzione di energia e la transizione va fatta nei prossimi 10 anni, perché i rischi del cambiamento climatico sono sotto gli occhi di tutti. In queste condizioni, l’idroelettrico rimane la fonte rinnovabile più importante del Paese. Un altro aspetto è legato al quadro geopolitico che ha portato all’esigenza di rimodulare il mix energetico. Infine, rilanciare gli investimenti garantirebbe resilienza all’intera filiera delle infrastrutture idriche, sempre più sotto pressione per l’acutizzarsi di fenomeni meteo estremi. Dallo sfruttamento idroelettrico verrebbero benefici agli assetti irrigui e potabili, portando una ricaduta positiva anche sulla sicurezza idrica dei territori”.
L'intervista completa nell'articolo di Sara Deganello del 29 ottobre 2024