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Policy / Efficienza energetica, generazione distribuita e microcogenerazione

Consultazione sulla revisione della direttiva 2010/31/UE sulla prestazione energetica nell'edilizia

Commissione Europea - Risposta di Elettricità Futura alla Consultazione pubblica sulla revisione della direttiva 2010/31/UE sulla prestazione energetica nell'edilizia (24 giugno 2021)

Elettricità Futura esprime la sua visione rispetto alla revisione della direttiva 2010/31/UE sulla prestazione energetica nell’edilizia, di cui si riportano di seguito alcune proposte:

  • La direttiva dovrebbe dare la priorità alle tecnologie rinnovabili in grado di contribuire all'efficienza energetica negli edifici, anche alla luce delle connesse esternalità positive relative alla qualità dell'aria e agli impatti sulla salute. Dovrebbe includere livelli minimi di infrastrutture di ricarica per veicoli elettrici poiché circa l'80% della ricarica avverrà a casa o sul posto di lavoro.
  • Le politiche UE dovrebbero mirare a raggiungere un tasso di rinnovamento energetico profondo di almeno il 3% entro il 2025 per ottenere la decarbonizzazione del settore degli edifici, anche in ottica di miglioramento della qualità dell'aria, in particolare nelle aree urbane. In generale sarà necessario promuovere gli investimenti in progetti di efficienza energetica negli edifici, in grado di creare la più alta percentuale di posti di lavoro rispetto ad altri settori. Inoltre, la revisione della direttiva avrà un impatto diretto sulla povertà energetica, poiché gli edifici con prestazioni migliori riducono il costo delle bollette.
  • Rinnovamenti profondi dovrebbero andare di pari passo con l'eliminazione graduale dell'approvvigionamento di energia da combustibili fossili per fare affidamento su tecnologie rinnovabili pulite ed elettrificate. La tendenza verso un uso generale più efficiente dell'energia deve comportare un cambiamento nell’utilizzo dell’energia, compresa la scelta tra il vettore energetico e le fonti più appropriate.
  • L'EPBD dovrebbe stabilire misure a livello di Stato membro per monitorare le emissioni di gas serra e il consumo di energia dagli edifici. EPC e Passport devono essere implementati in tutti gli edifici al fine di creare inventari che possano guidare i piani d'azione presenti e futuri e le LTRS degli Stati membri.
  • Alla definizione di NZEB dovrebbero essere aggiunte soglie minime per il consumo finale di energia rinnovabile.
  • Le MEPS possono aiutare a superare le barriere effettive che hanno ostacolato una ristrutturazione profonda. Possono aumentare l'efficacia dei programmi di ristrutturazione esistenti e dare un segnale positivo al mercato, stimolando la domanda e guidando il ritmo e la profondità del rinnovamento. Tuttavia, dovrebbero essere accompagnate da misure economiche/non economiche al fine di sbloccare effettivamente i potenziali miglioramenti di efficienza degli edifici.
  • Ai fini degli obiettivi al 2030 si prevede un sensibile aumento del numero di veicoli elettrici nell'UE. I requisiti minimi di infrastruttura di ricarica dell’.art.8 dovrebbero pertanto essere rivisti e ogni ostacolo (es. disposizioni art.8.6) essere rimosso. Sarà in particolare necessario prevedere almeno un punto di ricarica per ogni dieci posti auto per tutti gli edifici nuovi/ristrutturati, così come la canalizzazione per ogni posto auto. Sarà necessario anche il coinvolgimento dei DSO nella pianificazione dei nuovi punti di ricarica
  • L'EPC è uno dei principali strumenti per facilitare la decarbonizzazione degli edifici purché vengano superati alcuni ostacoli. Ad esempio, visualizzare la prestazione energetica dell'edificio trasmette benefici limitati alla maggior parte delle persone, soprattutto quando il contenuto è veicolato in termini tecnici. Nuovi indicatori EPC aumenterebbero invece l'utilità dello strumento, traducendo i risparmi energetici in euro. Una norma /documento di orientamento comune su questo tema creerebbe sinergie in tutta l'UE.
  • Sarà fondamentale tenere in considerazione l’importante ruolo dei DSO in grado di favorire il raggiungimento degli obiettivi grazie sia alla gestione del carico che all’integrazione della mobilità elettrica.
  • Occorrerà definire misure a favore delle comunità energetiche e dei contatori intelligenti per comportamenti più efficienti dei consumatori.
  • Sarà necessario implementare ulteriori azioni: garantire un coordinamento efficace tra direttive RED II e EED; favorire i partenariati pubblico-privato;considerare le caratteristiche dei singoli SM e delle condizioni del patrimonio edilizio, garantendo un livello di flessibilità nella definizione delle misure nazionali; cogliere l’opportunità della nuova direttiva EPBD alle nuove ambizioni climatiche nel campo della mobilità sostenibile, per ampliare gli strumenti/misure di supporto dedicate all'intero patrimonio edilizio pubblico e privato;rafforzare l'integrazione delle RES e delle infrastrutture di ricarica dei veicoli elettrici nella ristrutturazione degli edifici.

Visualizza il testo integrale del questionario al seguente link.




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