OSSERVAZIONI GENERALI
Per promuovere la riqualificazione energetica degli edifici riteniamo innanzitutto necessario introdurre misure di semplificazione delle procedure autorizzative ai fini dell’installazione in ambito residenziale e terziario di impianti o dispositivi tecnologici per l’efficienza energetica e di impianti a fonti rinnovabili e cogenerativi ad alto rendimento, tra cui: gestione delle procedure autorizzative attraverso portali on line accessibili dai cittadini ed imprese e contenenti informazioni su vincoli emergenti dalla pianificazione urbanistica territoriale, uniformità e snellimento della documentazione di supporto delle richieste autorizzative, applicazione dei costi amministrativi o d’istruttoria tali da non scoraggiare l’installazione di tecnologie efficienti.
Riteniamo necessario che le misure previste dalla proposta di legge possano applicarsi anche a edifici non residenziali, consentendo pertanto la cessione del credito da parte di soggetti diversi da persone fisiche, come le imprese e i soggetti industriali.
Più in generale, con riferimento agli interventi di efficienza energetica, sarebbe opportuno estendere la cessione del credito - oggi applicata solo ad interventi nel residenziale che interessano soggetti generalmente a minor capienza - anche ad interventi a favore di soggetti industriali (che attualmente effettuano il maggior numero di interventi di efficientamento tramite le ESCO). La misura della cessione del credito d’imposta dovrebbe essere estesa anche da un punto di vista temporale (poiché attualmente è prevista fino al 2021), estendendola anche alle spese legate agli interventi di acquisto/installazione di punti di ricarica per veicoli elettrici (art. 16-ter DL 63/2013). Inoltre, i soggetti che hanno in bilancio i crediti ceduti derivanti da interventi di efficienza energetica dovrebbero poter ottenere il riconoscimento di questi crediti in tempi più brevi degli attuali.
Considerando inoltre l’aspetto della qualità dell’aria, con supero dei limiti emissivi del particolato fine e degli ossidi di azoto per lo più imputabile agli impianti termici, è opportuno incentivare la sostituzione delle caldaie convenzionali esistenti con tecnologie più efficienti, tra cui pompe di calore elettriche e microcogeneratori a gas naturale che consentono di ridurre fino al 90% le emissioni di ossidi di azoto e annullare quelle di particolato. Sarebbe quindi auspicabile promuovere uno schema di incentivazione alla rottamazione di impianti termici non più compatibili con le vigenti normative sulle emissioni, e la loro sostituzione con tecnologie ad alto rendimento caratterizzate da emissioni nettamente inferiori alle più stringenti normative vigenti.
Riteniamo infine strategico prevedere attività di informazione e sensibilizzazione dell’opinione pubblica sui benefici degli interventi di efficienza energetica, differenziando le campagne in funzione dei potenziali interessati ad investire nel settore (privati, tecnici, imprese, PA, etc.) per garantire risultati più efficaci. Ad esempio, in funzione del target, si potrebbero prevedere specifiche campagne informative, siti web dedicati, sportelli a livello comunale per offrire informazioni sui benefici dell'efficienza e del risparmio energetico.
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