Elettricità Futura ha trasmesso una lettera all’Autorità di bacino distrettuale delle Alpi Orientali e per conoscenza alle Regioni e Province autonome interessate (Veneto, Friuli Venezia Giulia e province autonome di Trento e Bolzano) in relazione alla richiesta dati dello scorso 28 novembre per la “Predisposizione ed implementazione di una piattaforma informatica per il bilancio idrico e per la previsione/gestione a breve/medio termine della disponibilità idrica superficiale nel territorio distrettuale”.
Elettricità Futura è cosciente dell’importanza di dotarsi di uno strumento per la verifica in tempo reale del bilancio idrico, tuttavia segnala che la maggior parte della documentazione e dei dati richiesti sono già in possesso delle amministrazioni concedenti e/o delle autorità di controllo preposte, pertanto ritiene che la richiesta di informazioni debba essere indirizzata alle citate amministrazioni.
Elettricità Futura ritiene inoltre che i dati eventualmente non reperibili debbano essere richieste agli operatori esclusivamente dalle amministrazioni concedenti, al fine di mantenere un unico interlocutore principale, detentore di tutte le informazioni di rilievo.
Leggi il testo integrale della lettera
Gentili,
Elettricità Futura è pienamente cosciente dell’importanza di dotarsi di uno strumento per la verifica in tempo reale del bilancio idrico al fine di migliorare la governance della risorsa idrica superficiale nel territorio distrettuale anche allo scopo di ottemperare alla Direttiva Quadro Acque 2000/60/CE per il raggiungimento dei previsti obiettivi ambientali.
Pur comprendendo e condividendo quindi lo scopo della vostra richiesta, riteniamo necessario segnalare, come già fatto in precedenza (nostra lettera Prot. UE22/46 trasmessa lo scorso 5 maggio), che la maggior parte della documentazione e dei dati richiesti sono già in possesso delle amministrazioni concedenti e/o delle autorità di controllo preposte.
Gli atti di concessione e i corrispondenti disciplinari sono infatti rilasciati e sottoscritti dalle amministrazioni concedenti (regioni e provincie autonome), mentre i dati idrologici e idraulici riferiti alle grandi dighe come i livelli di invaso e i volumi di risorsa, vengono forniti per via telematica e in tempo reale alla Protezione Civile e alla Direzione generale per le dighe e le infrastrutture idriche ed elettriche. Inoltre come previsto dall’art 95 comma 3 del D.Lgs.152/06 i risultati delle misurazioni effettuate dai dispositivi di monitoraggio sono trasmessi “all'Autorità concedente per il loro successivo inoltro alla regione ed alle Autorità di bacino competenti”.
Riteniamo pertanto che la richiesta di informazioni debba essere indirizzata alle citate amministrazioni, ricomprendendo espressamente anche le due province autonome (non presenti in indirizzo alla richiesta originale), poiché secondo quanto disciplinato dall’art. 18 comma 2 della L. 241/1990 ogni documentazione già in possesso di altre pubbliche amministrazioni deve essere acquisita d’ufficio, nel rispetto del principio di leale collaborazione tra le PA, anche al fine di evitare un appesantimento burocratico nei confronti dei privati.
Sempre al fine di non generare flussi di dati paralleli che potrebbero indurre elementi di incertezza nel loro utilizzo, riteniamo inoltre che le informazioni eventualmente non reperibili all’interno del perimetro dei dati già forniti debbano essere richieste agli operatori esclusivamente dalle amministrazioni concedenti, in maniera tale da mantenere un unico interlocutore principale, che continuerà ad essere detentore di tutte le informazioni di rilievo, che potranno poi essere richieste e ricomposte a livello distrettuale da parte dell’’Autorità di distretto per i propri fini istituzionali.
