Policy / Emissioni climalteranti, tutela ambientale ed economia circolare
/ 21-06-2018
Classificazione degli impianti idroelettrici ad acqua fluente e a bacino
Gentile Dott.ssa Romano,
siamo a chiedere un chiarimento ufficiale circa la classificazione degli impianti idroelettrici, che nell’Allegato 1 del DM 23 giugno 2016 sono distinti tra impianti “a bacino/serbatoio” ed impianti “ad acqua fluente”. Gli impianti idroelettrici “ad acqua fluente” possono essere realizzati sia su “acquedotto” sia per sfruttare “i rilasci ambientali”. Per quanto concerne gli impianti su “acquedotto”, essi sono stati sino ad oggi incentivati tramite la tariffa prevista per gli impianti ad acqua fluente coerentemente con il funzionamento di questa tipologia di centrale che è totalmente subordinato alla regolazione del flusso idrico effettuata dal gestore dell’acquedotto per soddisfare i primari bisogni della popolazione (potabili e/o irrigui) e non dal gestore dell’impianto di generazione mini-idroelettrica. Tale caratterizzazione – fondata su un interesse pubblico che presenta molteplici qualificazioni – è riconosciuta dal Decreto Ministeriale 6 luglio 2012, che implicitamente prevede che gli impianti su acquedotto siano da considerarsi ad acqua fluente (assimilandoli nella forma di incentivazione spettante in Tabella 1.1). Il Decreto Ministeriale 23 giugno 2016, pur apportando solo minime modifiche su tale aspetto, parrebbe aver introdotto una incertezza normativa per gli operatori e per chi sia demandato all’applicazione delle norme afferenti gli incentivi, nella fattispecie il Gestore dei Servizi Energetici (cfr. GSE). Per quanto concerne, invece, gli impianti che sfruttano “i rilasci ambientali” si ritiene necessario ed opportuno confermare che la definizione di impianto idroelettrico a bacino/serbatoio sia funzione della reale capacità di regolazione del carico da parte dell’impianto, anche tenendo conto delle autorizzazioni e delle relative prescrizioni, posto che altri specifici parametri teorici possono risultare insufficienti a caratterizzare il reale utilizzo idraulico del corpo idrico e della infrastruttura idraulica di monte.