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Contrattazioni di lungo termine di energia rinnovabile

Osservazioni Elettricità Futura alla proposta per l’introduzione della Bacheca PPA (21/01/2022)

Elettricità Futura ha trasmesso le proprie osservazioni al Documento di consultazione GME del 16 dicembre 2021in titolo. L’Associazione accoglie positivamente l’avvio in tempi rapidi della consultazione finalizzata alla realizzazione della c.d. Bacheca PPA ai sensi di quanto previsto dal DLgs n. 199/21, e in generale ne condivide gran parte degli orientamenti proposti.

La Bacheca PPA rappresenta un’evoluzione rispetto alla situazione attuale ed è uno strumento potenzialmente in grado di dare una prima spinta alla diffusione dei PPA in Italia se si completa il percorso con la costituzione della piattaforma e si superano le attuali barriere normative (permitting), finanziarie e di mercato.

La realizzazione della Piattaforma PPA dipenderà dall’evoluzione del mercato dei contratti di lungo termine, dalla liquidità della domanda e dell'offerta e dagli specifici rapporti di monitoraggio forniti dal GME. Sarà quindi necessario che il GME dettagli le modalità con cui svolgerà l’attività di aggregazione delle informazioni presenti nella Bacheca e quali dati mostrerà relativamente ai contratti registrati.

 

Leggi il testo integrale del documento.

Osservazioni generali

Accogliamo positivamente l’avvio in tempi estremamente rapidi della presente consultazione finalizzata alla realizzazione della c.d. Bacheca PPA ai sensi di quanto previsto dal DLgs 8 novembre 2021, n. 199, e in generale condividiamo la maggioranza degli orientamenti proposti.

La Bacheca PPA rappresenta un’evoluzione rispetto alla situazione attuale ed è uno strumento potenzialmente in grado di dare una prima spinta alla diffusione dei PPA in Italia se si completa il percorso con la costituzione della piattaforma di mercato organizzato, a partecipazione volontaria, per la negoziazione di lungo termine di energia da fonti rinnovabili, prevista dal succitato decreto legislativo al comma 2 dell’articolo 28 .Piattaforma che era stata già prevista dal DM FER 1, su cui si è già tenuta una consultazione a inizio 2020 e che riteniamo sia uno strumento più efficace per favorire realmente la diffusione dei PPA in Italia.

Indipendentemente da ciò, i reali ostacoli alla diffusione dei PPA sono le barriere normative (es. problematiche nel permitting di nuovi impianti), finanziarie e di mercato. Barriere che, finché non saranno risolte, influenzeranno inevitabilmente sul funzionamento e sull’utilità della Bacheca.

Considerato che, come richiamato sopra,  ai sensi dell’art. 28, comma 2 la realizzazione della Piattaforma PPA dipenderà dall’evoluzione del mercato dei contratti di lungo termine, dalla liquidità della domanda e dell'offerta e dagli specifici rapporti di monitoraggio forniti dal GME, occorre che il GME dettagli le modalità con cui svolgerà l’attività di aggregazione delle informazioni presenti nella Bacheca e quali dati mostrerà relativamente ai contratti registrati.

Di seguito riportiamo le nostre osservazioni agli aspetti di dettaglio della proposta illustrata in consultazione.

Osservazioni di dettaglio

Spunto di consultazione n. 1 – Si condivide la scelta di prevedere, quali ulteriori elementi di valutazione da parte del soggetto venditore, che il soggetto interessato all’acquisto possa riportare nella propria manifestazione di interesse la sussistenza o meno delle due condizioni sopra indicate? Si ritiene utile prevedere che anche gli operatori interessati all’acquisto possano presentare proposte di acquisto, cosicché gli operatori venditori, valutate le esigenze di approvvigionamento degli acquirenti, possano mettersi in contatto con questi ultimi?

Negli orientamenti illustrati nel documento non figura l’intenzione di prevedere dei requisiti di ammissione e accreditamento alla Bacheca. A nostro avviso, sia per garantire un’equa competizione tra i titolari di impianti FER che decideranno di proporre dei PPA, sia per tutelare gli acquirenti che potranno manifestare interesse a possibili contratti, l’accesso alla Bacheca PPA dovrebbe essere concesso solamente agli operatori che hanno una solidità tecnico-finanziaria documentata e in possesso del “rating di legalità”: elementi, questi, che dovranno garantire in maniera trasparente l’affidabilità degli operatori che si iscriveranno alla Bacheca.

Proponiamo pertanto che, ai fini dell’ammissione e utilizzo della Bacheca, vengano introdotti dei requisiti qualificanti. Requisiti che potrebbero essere analoghi a quelli previsti dal TIDME per l’accesso al Mercato elettrico gestito dal GME, o coerenti con quelli previsti per le iscrizioni alle procedure concorsuali (aste e registri) per l’attribuzione degli incentivi FER. Tali requisiti potrebbero poi essere eventualmente rafforzati una volta che la Bacheca si trasformerà in una Piattaforma per la stipula di PPA.

Inoltre, condividiamo la scelta di prevedere, quali ulteriori elementi di valutazione da parte del soggetto venditore, che il soggetto interessato all'acquisto possa riportare nella propria manifestazione di interesse la sussistenza o meno delle seguenti condizioni, come indicato nel documento:

  1. avvenuta stipula in precedenza di contratti aventi la medesima tipologia e;
  2. sussistenza di un portafoglio clienti con indicazione, in caso affermativo, della relativa dimensione espressa come moltiplicatore del volume di energia sotteso all'offerta.

Suggeriamo di aggiungere anche la natura dell'acquirente, cioè che si tratti di un cliente finale o di una utility.

Da ultimo, riteniamo fondamentale che anche gli operatori interessati all'acquisto di energia possano presentare proposte di acquisto nella bacheca.

 

Spunto di consultazione n. 2 – Si ritiene condivisibile la proposta di durata minima del contratto pari a 5 anni o si reputa invece più opportuno prevedere una durata minima e/o una decorrenza differenti da quelle proposte? In tale ultimo caso, quali sono la durata minima e/o la decorrenza che si ritiene debbano essere previste?

Condividiamo l’ipotesi di fissare una durata minima del contratto a 5 anni, quale durata indicativa. Riteniamo tuttavia che nella contrattazione bilaterale, che avverrà al di fuori della Bacheca stessa, le due controparti possano concordare una durata contrattuale differente. Sulla base dell’orientamento delle controparti sulla durata di stipula dei contratti si potrà valutare una modifica della durata di 5 oggi proposta.

Spunto di consultazione n. 3 – Si ritiene condivisibile la proposta di profili di consegna sopra indicati? In caso negativo, quali profili si ritengono utili prevedere e per quali ragioni?

Condividiamo gli orientamenti proposti. Il caso contrassegnato dal numero iv) infatti copre tutte le tipologie di profilo diverse da quelle standard riportate nei primi tre punti dell'elenco.

 

Spunto di consultazione n. 4 – Con riferimento alla dimensione dell’impianto si ritiene opportuno prevedere l’accesso alla bacheca PPA e, conseguentemente, la formulazione di offerte solo relativamente ad impianti maggiori o uguali ad una data soglia minima? Se si, quale soglia minima di riferimento si ritiene congrua?

Riteniamo che, almeno per il momento, non si debbano prevedere delle soglie minime dimensionali degli impianti, anche alla luce della possibilità di includere nella contrattazione di lungo termine unità di piccola taglia o inserite ad esempio in configurazioni di comunità energetiche.

 

Spunto di consultazione n. 5 – Si ritengono sufficienti gli elementi minimi di offerta di vendita sopra indicati oppure si ritiene utile ricomprendere altri elementi nell’ambito del set minimo di offerta? Se si, quali?

Un aspetto di criticità riguarda il prezzo del contratto, che la proposta prevede sia unico per tutta la durata del contratto. Riteniamo che per sfruttare appieno le potenzialità dei PPA e andare il più possibile incontro alle esigenze degli acquirenti e anche dei venditori siano previste delle formule di prezzo variabile (eventualmente indicizzato al PUN o prezzo zonale) o strutturate con dei cap/floor. Consentire solo una formula di prezzo fisso può essere eccessivamente limitante e, in ultima analisi, può indebolire le potenzialità della Bacheca. Chiediamo quindi che sia valutata la possibilità di non inserire il prezzo, o perlomeno la dicitura “ed essere unico per tutta la durata del contratto”.

Riteniamo inoltre che il set documentale per gli elementi minimi di offerta risulti eccessivo, in quanto comprende documenti non realmente utili per la prima valutazione da parte dell’acquirente e pertanto può essere snellito a beneficio sia del venditore (che dovrebbe sostenere un onere amministrativo minore per reperire e caricare tutta la documentazione necessaria), che dell’acquirente (al quale verrebbero messi a disposizione i documenti realmente significativi per valutare un’offerta di PPA).

Proponiamo quindi che la Bacheca preveda due set informativi: uno minimo, obbligatorio, e un secondo facoltativo. Gli elementi del set facoltativo non caricati sulla Bacheca potrebbero essere forniti all’acquirente una volta entrato in contratto con il venditore dopo la manifestazione di interesse.

Il set minimo dovrebbe comprendere:

  • Durata.
  • Energia disponibile.
  • Tipologia di fonte rinnovabile.
  • COD (Commercial Operating Date) dell’impianto.

Il set facoltativo invece dovrebbe comprendere:

  • Prezzo (in caso di contratto con prezzo variabile, andrà indicato il tipo di indicizzazione: PUN o prezzo zonale; nel caso di controparte acquirente non italiana, occorrerà specificare il tipo di indicizzazione a parametri esteri)
  • Zona di mercato
  • Presenza di sistemi di accumulo (che per alcune tipologie di profilo, come quello baseload, è rilevante per garantire all’acquirente che il profilo possa essere effettivamente rispettato)
  • Disponibilità di Garanzie di Origine associate all’energia prodotta
  • Stato impianto
  • Taglia dell’impianto

Per le stesse ragioni esposte in precedenza, riteniamo che anche il set informativo che attesta lo “Stato dell’impianto” da compilare nel caso di impianto ancora non in esercizio sia eccessivo per uno strumento quale una bacheca e può anch’esso essere snellito. Tra i documenti da caricare figurano infatti elementi come le convocazioni alle conferenze dei servizi o il parere interlocutorio intermedio, non rilevanti per attestare lo stato di avanzamento di un nuovo impianto.

Proponiamo che il set documentale per lo “Stato dell’impianto” venga circoscritto a:

  1. Accettazione STMG.
  2. Parere VIA.
  3. Autorizzazione unica ottenuta.

Chiediamo infine di chiarire la differenza tra “Dimensione dell’impianto” e “Potenza impianto (MW)” in quanto a nostro avviso rappresentano lo stesso elemento, ossia la potenza in MW dell’impianto.

 

Spunto di consultazione n. 6 relativamente alla modalità di comunicazione delle generalità degli operatori che chiedono, attraverso la Bacheca, di entrare in contatto tra loro, quale tra le due soluzioni indicate, a) o b), si ritiene preferibile e per quale motivazione?

Al fine di lasciare ai venditori la maggiore libertà possibile per gestire l’interazione con i potenziali acquirenti, proponiamo che in fase di caricamento delle offerte la Bacheca PPA lasci al venditore, tramite un’opzione di “flag”, la possibilità di optare o meno per la funzionalità che prevede l’invio di una conferma di accettazione del potenziale cliente prima che la Bacheca metta in contatto le due parti. Opzione di “flag” che potrebbe consistere nella seguente domanda da prevedere in fase di registrazione dell’operatore alla Bacheca o nel caricamento della singola offerta (in modo da lasciare ancora più discrezionalità all’operatore nel caso preferisca poter inviare o meno conferme di accettazione solamente su determinate offerte):

A seguito della manifestazione di interesse di un acquirente, si vuole poter inviare una conferma di accettazione prima che la Bacheca vi metta in contatto con l’acquirente?   SI   NO

Spunto di consultazione n. 7 – Si ritengono sufficienti gli elementi minimi da comunicare relativamente ai contratti di compravendita già conclusi oppure si ritiene utile ricomprendere altri elementi nell’ambito del set minimo di offerta? Se si, quali?

Riprendendo quanto espresso in risposta allo spunto n.5 in merito alle formule di prezzo e alla possibilità di prevedere anche prezzi variabili o con cap/floor, l’elemento “prezzo” tra gli elementi minimi dei contratti da registrare nella Bacheca deve essere aggiornato eliminando il riferimento al prezzo unico per tutta la durata del contratto.

Inoltre, come espresso in merito agli elementi minimi di offerta, riteniamo che anche il set informativo degli elementi minimi dei contratti possa essere ridimensionato. A nostro avviso, gli elementi minimi dei contratti dovrebbero consistere in:

  • Prezzo (in caso di contratto con prezzo variabile, andrà indicato il tipo di indicizzazione: a PUN o a Pz; nel caso di controparte acquirente non italiana, occorrerà specificare il tipo di indicizzazione a parametri esteri).
  • Tipologia di profilo: baseload, peakload, Pay as produced, altro (in cui ricomprendere i profili alternativi scelti dal venditore, es. Pay as Consumed, etc…).
  • Tipologia di PPA: fisico o finanziario.
  • Tipologia di fonte rinnovabile.
  • Volume (o capacità).
  • Durata contrattuale.
  • Area geografica.
  • COD (commercial operating date) dell’impianto.
  • Progetto.
  • Informazioni sul cliente (previa autorizzazione).

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