Elettricità Futura e Proxigas hanno trasmesso una lettera congiunta all’ARERA sottolineando l’opportunità di trovare soluzioni efficaci che incentivino l’utilizzo da parte dei clienti delle forme dematerializzate della bolletta, in aggiunta alle modalità che gli operatori già adottano per incentivare i clienti all’uso dei canali digitali.
Nello specifico Elettricità Futura e Proxigas ritengono che:
- gli operatori del mercato libero e dei regimi di tutela, attraverso un processo di attivazione “automatica” da definirsi da parte di ARERA, dovrebbero poter utilizzare indirizzi e-mail già forniti dai clienti per registrarsi all’area riservata del sito per l’invio delle bollette in formato elettronico;
- si potrebbe riconsiderare l’applicazione dell’art. 13 della disciplina sulla Bolletta 2.0 che, per i clienti in regime di tutela, individua la bolletta dematerializzata come principale modalità di recapito;
- i clienti coinvolti nel processo di superamento delle tutele di prezzo che hanno già scelto modalità elettroniche di ricezione e di pagamento automatico della bolletta dovrebbero poterle mantenere nel tempo senza ulteriori oneri.
Al fine di approfondire tali aspetti, Elettricità Futura e Proxigas offrono la loro disponibilità a un confronto con ARERA.
Leggi il testo integrale della Lettera.
Gli importanti obiettivi di decarbonizzazione che il nostro Paese intende perseguire, uniti al contesto emergenziale di questi anni, dettato prima dalla pandemia e poi alla crisi energetica, suggeriscono una maggiore spinta alla digitalizzazione dei processi, anche nello specifico ambito del mercato retail. La digitalizzazione, infatti, è un obiettivo importante per il settore energetico, visti gli evidenti benefici ambientali ed economici oltre che di supporto alla consapevolezza dei clienti finali.
Il susseguirsi di situazioni di crisi degli ultimi anni ha reso fondamentale il ricorso a forme di comunicazione evolute e semplici nel rapporto fornitore/cliente. L’attuale situazione geo-politica internazionale ha poi posto all’attenzione alcune difficoltà nel settore della carta per l’aumento di costi e difficoltà di reperimento dei materiali nei tempi richiesti, facendo conseguentemente emergere la necessità di intervenire con urgenza al fine di semplificare processi di attivazione della bolletta digitale.
A ciò si aggiungono le crescenti difficoltà riscontrate da diversi operatori nelle attività di postalizzazione delle bollette cartacee dei propri clienti, dovute a invii tardivi o mancati delle bollette.
In tale contesto, riteniamo opportuno trovare soluzioni efficaci che incentivino l’utilizzo da parte dei clienti delle forme dematerializzate della bolletta in luogo della carta, in aggiunta alle modalità che già gli operatori, che le scriventi Associazioni rappresentano, adottano per incentivare i clienti all’uso dei canali digitali (es. campagne informative, sensibilizzazione nel momento della contrattualizzazione).
Nello specifico riteniamo che:
- Gli operatori del mercato libero e dei regimi di tutela dovrebbero poter utilizzare indirizzi e-mail che i clienti hanno già fornito loro per registrarsi all’area riservata del sito (e che utilizzano per effettuare ogni accesso) per l’invio delle bollette in formato elettronico attraverso un processo di attivazione “automatica” da definirsi da parte di ARERA.Questa modalità risulterebbe compliant rispetto alla normativa in materia di protezione dei dati, in quanto la base giuridica del trattamento dei dati personali (i.e., l’indirizzo e-mail dei clienti) ai fini dell’invio della bolletta digitale sarebbe rappresentata dall’esecuzione del contratto in essere con i clienti ai sensi dell’art. 6, par. 1, lett. b) del Regolamento (UE) 2016/679. Inoltre, i dati personali riportati nelle bollette in formato elettronico sono già a disposizione del titolare dell’indirizzo e-mail nella sua area riservata del sito, alla quale può accedere tramite login con il medesimo indirizzo e-mail. I clienti andrebbero ovviamente informati preventivamente del passaggio (sia nella bolletta cartacea che per e-mail) e avrebbero sempre la possibilità di optare per il mantenimento della bolletta cartacea o per il ritorno alla stessa in un momento successivo. A nostro avviso tale aspetto potrebbe essere implementato senza l’avvio di un procedimento consultivo, vista l’urgenza suddetta ed essendo già stato argomento di discussione in precedenti consultazioni.
- A tal proposito si potrebbe riconsiderare l’applicazione dell’art. 13 della disciplina sulla Bolletta 2.0 (Delibera 501/2014/R/com) che, per i clienti in regime di tutela, individua la bolletta dematerializzata come principale modalità di recapito (salvo diversa indicazione del cliente finale) e prevede, per i clienti che hanno attivato il pagamento con addebito automatico, l’invio di una comunicazione per il passaggio automatico alla bolletta dematerializzata con meccanismo di silenzio assenso.
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I clienti coinvolti nel processo di superamento delle tutele di prezzo che hanno già scelto modalità elettroniche di ricezione e di pagamento automatico della bolletta dovrebbero poterle mantenere nel tempo senza ulteriori oneri a loro carico, anche dopo l’assegnazione al nuovo fornitore. Dal momento che tali clienti hanno già espresso il loro consenso al precedente venditore circa all’utilizzo delle suddette modalità semplificate, verrebbe tutelata la volontà già espressa senza richiedere ulteriore operatività per il ripristino, in coerenza con la logica di continuità della fornitura assicurata dall’ultima istanza.
Al fine di approfondire queste opportunità e, più in generale, le opportunità o le problematiche del processo di digitalizzazione delle bollette, restiamo a vostra completa disposizione per un confronto.
