Documento per la consultazione 115/2018/R/efr del 1 marzo 2018
Osservazioni Elettricità Futura (03/04/2018)
Osservazioni generali
Elettricità Futura condivide la necessità di definire specifici piani di sviluppo volti a consentire la progressiva copertura del fabbisogno delle isole minori non interconnesse attraverso l’energia prodotta da impianti alimentati da fonti rinnovabili, coerentemente con le finalità stabilite dal DM 14 febbraio 2017. Con particolare riferimento al DCO 115/2018 l’Associazione esprime apprezzamento nei riguardi del lavoro svolto dall’Autorità per la definizione del “costo evitato efficiente”, inteso come costo del combustibile risparmiato per il minor consumo di energia elettrica efficientemente prodotta e utilizzato come criterio per la definizione della remunerazione dell’energia elettrica generata dagli impianti alimentati da fonti rinnovabili di nuova realizzazione ovvero oggetto di riattivazione. Tuttavia si ritiene necessario che l’Autorità riveda alcune ipotesi utilizzate nel documento di consultazione, sia per il calcolo del “costo evitato efficiente” sia per la quantificazione degli incentivi atti a consentire un’adeguata remunerazione del capitale investito dai produttori di energia elettrica da impianti fotovoltaici nelle isole minori non interconnesse. In particolare, in riferimento al “costo evitato efficiente” calcolato nell’ambito dello studio RSE, si ritiene non adeguatamente rappresentativo il dato 2016 utilizzato per la quantificazione del costo industriale del combustibile per auto, poiché tale valore risulta essere il più basso riscontrato negli ultimi anni con conseguente sottostima di un valore più realisticamente afferente l’onere di produzione dell’energia elettrica da impianti a combustione. Si ritiene pertanto di assumere ipotesi di definizione del meccanismo che consentano di fare riferimento ad un valore maggiormente rappresentativo, quale potrebbe essere la media del costo industriale registrato negli ultimi 3/5 anni. In tema di remunerazione del capitale investito, Elettricità Futura ritiene non adeguato il valore di WACC pari a 5,31%, utilizzato dall’Autorità del DCO 115/2018 poiché tale ipotesi non riflette il maggior rischio associato ad un’iniziativa di investimento in impianti alimentati a fonti rinnovabili da realizzarsi su un’isola rispetto al territorio nazionale. Inoltre non si condivide la scelta di considerare il valore di 1.550 ore/anno come univocamente rappresentativo delle ore equivalenti di funzionamento annuo di un impianto fotovoltaico alla potenza nominale. Le ore assunte a riferimento risultano essere comunemente sovrastimate rispetto al dato effettivo riscontrabile nelle singole isole sule quali dovrebbe realizzarsi l’intervento. In tema si evidenzia come lo stesso intento del citato DM 14 febbraio 2017 sia la diffusione su tutto il territorio insulare nazionale di impianti alimentati a fonti rinnovabili e non persegua, piuttosto, fini di sviluppo di processi competitivi tra differenti porzioni del territorio nazionale. Si ritiene quindi necessario la modifica di tale parametro, facendo ricorso ad un valore medio rappresentativo di ognuna delle isole coinvolte – che può essere agevolmente rintracciato con l’applicativi per la misura dell’insolazione quali il PVGIS. In tal modo, il valore del LCOE risulterebbe molto più aderenti alla realtà, in modo da rendere effettivamente sviluppabili gli investimenti oggetto del DM 14 aprile 2017.