Elettricità Futura, AIGET, ANIGAS, ASSOGAS, Energia Libera, IGAS e Utilitalia, associazioni rappresentative degli operatori del settore elettrico e del gas esprimono un generale apprezzamento per gli interventi adottati dall’Autorità in questi mesi volti a far fronte alle esigenze dei clienti garantendo al contempo la sostenibilità dell’intero sistema.
In considerazione di quanto sopra intendiamo evidenziare ulteriori aspetti relativi in particolare alle gravi difficoltà che le imprese di vendita si trovano ad affrontare nell’attuale situazione che sconta gli effetti ancora in essere del contesto emergenziale riguardo al problema della morosità.
Come evidenziato dai dati richiesti dall’Autorità agli operatori, i venditori stanno registrando un incremento significativo dei livelli di morosità dei clienti finali, sia per effetto delle misure di sospensione dei distacchi messe in atto, sia in generale per le difficoltà economiche in cui versano famiglie e imprese che sono destinate a protrarsi anche dopo il superamento della fase emergenziale. A ciò si sta aggiungendo l’effetto delle nuove disposizioni previste dalla Legge di Bilancio 2020 che, allungando le tempistiche di messa in mora del cliente, hanno l’effetto di incrementare ulteriormente il livello di morosità generale.
Riteniamo pertanto necessario individuare tempestivamente una soluzione strutturale per compensare la morosità straordinaria già in atto nel 2020 e che si proietterà nel 2021, sia per i venditori del mercato libero che per quelli in tutela, in entrambi i settori, elettrico e gas, in quanto le componenti PCV e RCV, rispettivamente per il mercatoli libero e per la maggior tutela per il settore elettrico, e QVD, per quello del gas, fissano la morosità riconosciuta sui dati storici (unpaid a 24 mesi) non rappresentativi della situazione attuale.
Nello specifico auspichiamo l’Introduzione a breve di meccanismi puntuali di reintegro dei crediti in favore dei venditori, sia per il mercato libero che per il mercato tutelato, per entrambi i settori, che riconoscano il differenziale tra la morosità effettiva registrata e quella riconosciuta nell’ambito delle componenti commercializzazione.
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