Elettricità Futura ha trasmesso all'Autorità di bacino distrettuale delle Alpi Orientali una lettera e una nota esplicativa sul funzionamento del mercato elettrico italiano.
Obiettivo del documento è l'illustrazione del ruolo e dei vincoli per gli impianti idroelettrici che, pur nella consueta disponibilità a contribuire alla scarsità idrica, sono tenuti a precise regole di gestione della risorsa acqua nei propri invasi, anche nel rispetto dell'esigenza di fornire servizi sui mercati necessari alla sicurezza del Sistema Elettrico Nazionale.
Leggi il testo integrale della lettera e la Nota allegata
Gentili,
facendo seguito alla richiesta di chiarimenti emersa nella riunione dell’Osservatorio dello scorso 13 febbraio 2023, desideriamo fornire il nostro contributo a chiarire il funzionamento dei mercati energetici e il ruolo degli impianti idroelettrici nei mercati stessi.
I produttori idroelettrici, al pari degli altri produttori di energia elettrica, sono chiamati ad operare in un sistema in cui è necessario che in ogni istante vi sia un perfetto equilibrio tra immissioni e prelievi di energia elettrica sulla rete, in assenza del quale si verificherebbe un degrado dei parametri di funzionamento della rete elettrica che porterebbe ad un cosiddetto “black-out”.
Affidiamo alla nota allegata la descrizione sintetica del funzionamento e degli obblighi degli operatori sui mercati, anche in relazione a quelli che sono gli ulteriori adempimenti ambientali ed operativi a carico dei produttori – spesso non contemplati nei disciplinari – che condizionano la partecipazione al mercato e sono rappresentativi di una funzione della risorsa idrica che va oltre quella energetica.
Ribadiamo la piena disponibilità del settore idroelettrico a contribuire alla gestione della grave situazione di scarsità della risorsa idrica, confermata anche dalla discussione in corso ai vertici di Governo sull’attivazione di una Cabina di Regia interministeriale e di un Commissario straordinario.
Riteniamo che il settore idroelettrico, così come tutti i settori coinvolti, debba supportare l’individuazione delle più opportune soluzioni per il superamento dell’emergenza, ma anche che ciò non possa prescindere dall’attuazione di misure strutturali per permettere di ottimizzare l’utilizzo della risorsa idrica e risolvere le inefficienze delle reti. Le soluzioni individuate inoltre, non potranno che essere attuate nel pieno rispetto dell’eventuale esigenza di utilizzo degli impianti idroelettrici per la sicurezza del Sistema Elettrico Nazionale, che la stessa Terna - come evidenziato con lettera del 23 febbraio - si riserva di fare.
Restando a disposizione per ogni eventuale chiarimento, l’occasione è gradita per porgere i nostri più cordiali saluti.
Allegato – Funzionamento dei mercati dell’energia e ruolo del settore idroelettrico
Il mercato elettrico dell’energia in Italia prende avvio il 1 Aprile 2004, implementando il disegno previsto dal decreto di liberalizzazione del settore elettrico Dlgs. 16 marzo 1999, n. 79 di Attuazione della direttiva 96/92/CE recante norme comuni per il mercato interno dell’energia elettrica (c.d. Decreto Bersani).
Il mercato elettrico vede come attore protagonista il Gestore dei Mercati Energetici (GME), secondo i ruoli assegnatigli dalla Legge (per dettagli: https://www.mercatoelettrico.org/It/GME/Info/ProfiloAziendale.aspx).
Per rispondere alla menzionata esigenza di bilanciamento costante, il mercato dell’energia è articolato in più sessioni, che vincolano gli operatori ad una programmazione della propria immissione in rete su più livelli e con tempistiche diverse.
Quando si parla di mercato elettrico ci si riferisce ad un insieme di diversi mercati, articolati in:
- Mercato del Giorno Prima dell'energia (MGP) - sede di negoziazione delle offerte di acquisto e vendita di energia elettrica per ciascun periodo rilevante del giorno successivo a quello della negoziazione;
- Mercato Infragiornaliero (MI) e mercato X-bid - sede di negoziazione delle offerte di acquisto e vendita di energia elettrica per l'aggiustamento dei programmi di immissione e prelievo definiti sul MGP;
- Mercato dei Servizi di Dispacciamento (MSD) - sede di approvvigionamento da parte di Terna delle risorse per il servizio di dispacciamento, articolato nella fase di programmazione del mercato del servizio di dispacciamento (MSD ex - ante) e mercato del bilanciamento (MB).
In sostanza, un produttore elettrico programma ed offre al giorno n-1 il profilo della propria produzione giornaliera in base alla disponibilità di risorsa (idrica nel caso d’interesse) ed in funzione di valutazioni economiche sull’andamento dei prezzi dell’energia sul mercato, con la possibilità di adattare e correggere la propria effettiva immissione in finestre temporali via via sempre più vicine al momento della produzione, operando sui mercati dell’energia gestiti dal GME. Inoltre, poiché questa sorta di “programmazione con correzione” può non essere sufficiente a soddisfare il vincolo di bilanciamento istantaneo, TERNA potrà ulteriormente correggere i profili di immissione e prelievi approvvigionandosi di ulteriori risorse di dispacciamento, intervenendo sostanzialmente in real time sulla modifica dei profili di produzione.
L’attività di dispacciamento di TERNA è volta ad impartire disposizioni per l’esercizio coordinato degli impianti di produzione, della rete di trasmissione e dei servizi ausiliari, al fine di mantenere l’equilibrio tra immissioni e prelievi, risolvere eventuali problematiche di rete (congestioni, livelli di tensione...) e mantenere gli opportuni margini di riserva secondaria di potenza.
Per soddisfare le esigenze descritte, TERNA fornisce i cosiddetti ordini di dispacciamento, cioè comunicazioni in tempo reale alle unità abilitate alla fornitura dei servizi per il dispacciamento - tra cui gli impianti idroelettrici - attraverso i quali impone una variazione di immissione di energia della singola centrale rispetto al programma precedentemente definito sui mercati dell’energia (MGP, MI, XBID)
Ai mercati dell’energia sopra descritti, si sono aggiunti in tempi più recenti ulteriori mercati, per far fronte alla trasformazione del sistema elettrico italiano, caratterizzata da una sensibile riduzione di capacità installata di generazione termoelettrica e da un sempre più forte sviluppo delle fonti rinnovabili non programmabili ed intermittenti come fotovoltaico ed eolico.
Il cosiddetto Capacity Market è nato per garantire il mantenimento dell’“adeguatezza” del sistema in un’ottica di lungo termine.
Per “adeguatezza” si intende la capacita? del sistema di soddisfare il fabbisogno di energia elettrica nel rispetto dei requisiti di sicurezza e qualita?? del servizio. Un sistema elettrico si può ritenere adeguato di fatto se è dotato di risorse sufficienti in termini di generazione, stoccaggio, controllo della domanda e capacita? di trasporto per soddisfare la domanda attesa di energia elettrica con un ragionevole grado di confidenza.
In questo specifico mercato TERNA si approvvigiona di capacità attraverso contratti di approvvigionamento di lungo termine aggiudicati mediante aste competitive. Gli operatori elettrici aggiudicatari si impegnano ad offrire sui mercati dell’energia ed a rendere disponibile la propria capacità produttiva alla chiamata di TERNA, a prezzi prestabiliti. Il rispetto dell’impegno assunto è assicurato da un sistema di severe penali applicate all’operatore nel momento in cui non vi fosse l’effettiva disponibilità della capacità contrattualizzata, situazione che può manifestarsi ad esempio in caso di indisponibilità della fonte rinnovabile (la risorsa idrica) o per impossibilità/impedimento del produttore a modulare/variare la produzione secondo le necessità di rete coordinate e tradotte in ordini di dispacciamento da TERNA.
Si deduce quindi che TERNA, sia nell’ambito del mercato MSD sia con il Capacity Market, svolge un “ruolo di regia e coordinamento” sull’intero sistema elettrico nazionale con un rilevante impatto sull’operato dei produttori di energia.
Le caratteristiche dei grandi impianti idroelettrici a bacino, che possono modificare in tempi rapidissimi la produzione e che sono in grado di regolare frequenza e tensione di rete, nonché quelle degli impianti di pompaggio, con la capacità di accumulo di energia, rendono queste tipologie di impianti i soggetti ideali per fornire servizi di supporto alla rete e quindi sempre più spesso chiamati a modificare la propria programmazione di immissione per far fronte a specifiche esigenze di regolazione.
Basti pensare, a titolo d’esempio, che solo nel 2022 alcuni tra impianti di grande derivazione idroelettrica coinvolti nella gestione dell’emergenza idrica hanno ricevuto un numero medio di ordini di dispacciamento pari a 1.200 ciascuno (circa 1 ogni 8 ore), per una quota media di energia movimentata in MSD rispetto al totale prodotto circa del 34%, con picchi mensili fino al 70%.
La complessità del quadro sopra delineato, che coinvolge differenti tipologie di attori pubblici e privati, esprime una esigenza di condivisione degli obiettivi, coordinamento delle azioni dei singoli e contemperamento di differenti interessi ognuno meritevole di tutela. Esigenza finalizzata ad assicurare il regolare funzionamento del sistema soprattutto in condizioni non ordinarie di disponibilità della risorsa idrica.