Elettricità Futura ha trasmesso, le proprie osservazioni alla consultazione di Terna sulle proposte di aggiornamento di alcuni Capitoli e Allegati del Codice di Rete ai fini del recepimento delle disposizioni del TIDE.
L’Associazione sottolinea come nel DCO purtroppo, al di là della FCR e del corrispettivo forfettario per l’energia reattiva, non si apre a ulteriori forme di remunerazione e non sono avanzate proposte sugli aspetti più innovativi previsti dal TIDE (in primis sulle aggregazioni di unità, approvvigionamento della FCR e del servizio di modulazione straordinaria). L’apertura fatta dal TIDE per una remunerazione a termine di questi servizi, fortemente auspicata dagli operatori dato l’emergere di un contesto in cui gli impianti abilitati hanno sempre meno possibilità di remunerazione dal MSD, non sembra essere stata sfruttata da Terna almeno per il momento.
Al contrario, si osserva l’introduzione di ulteriori vincoli (ie. nuovi intervalli di fattibilità in MB, riduzione del tempo di risposta agli ordini di dispacciamento, introduzione di requisiti di gradiente da utilizzare per il calcolo del profilo di variazione di potenza attiva associato ad un ordine di dispacciamento MB) senza prevedere adeguate remunerazione per i servizi forniti al sistema. Inoltre, prendiamo atto della volontà di Terna di continuare ad imporre intervalli di fattibilità che però, in quanto servizio reso al sistema, andrebbero remunerati esplicitamente tramite un meccanismo di mercato (offerte di mercato in €/MW) o, in alternativa, tramite una valorizzazione pari alla differenza tra il prezzo di sbilanciamento relativo all’ MTU rilevante (o prezzo offerto su MSD/MB) e il prezzo MGP zonale.
Alla luce di quanto sopra, si chiede quindi che Terna faccia un ulteriore passo avanti e avanzi nuove proposte su modalità per remunerare i servizi ancillari al momento privi di remunerazione esplicita e sugli aspetti di maggiore innovazione del TIDE.
Elettricità Futura condivide la scelta di basare i criteri di identificazione delle UP su un criterio di potenza, ma ritiene importante che tale criterio sia utilizzato solo in via transitoria, sostituendolo con un’identificazione delle UAS e UnAP sulla di considerazioni legate alla criticità dei singoli nodi di rete. Evidenziamo quindi l'esigenza di perseguire la definizione dei modelli della rete rilevante.
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