Elettricità Futura ha trasmesso, le proprie osservazioni alla consultazione 204/2024/R/eel di ARERA contenente le proposte di aggiornamento del TIDE e sul servizio di riduzione dei prelievi.
Accogliendo positivamente che ARERA abbia preso atto dell’impossibilità di gestire dal 1° gennaio 2025 una piena implementazione delle disposizioni del TIDE a causa dei ritardi accumulati nell’avvio e nella gestione delle diverse consultazioni propedeutiche a recepire le novità del testo integrato e quindi abbia avanzato una proposta di cronoprogramma aggiornato, con una fase transitoria per completare gli adeguamenti al Codice di Rete (CdR) di Terna, l’Associazione non è pienamente convinta dell’utilità di gestire una fase transitoria come quella proposta da ARERA.
Dato che i costi implementativi degli interventi che gli operatori dovranno sostenere nei prossimi (pochi) mesi per essere comunque pronti per la fase transitoria (interventi che, anche se appaiono semplici, in realtà richiedono uno sforzo notevole in termini di risorse organizzative ed economiche) non saranno “ripagati” dai benefici previsti con la piena adozione dal TIDE e che per il 1° gennaio 2025 si aggiungeranno anche gli adeguamenti necessari per implementare le innovazioni lato GME per il passaggio di MTU su MI IDA e dell’ISP a 15 minuti e quelle per gestire il passaggio dal PUN ai prezzi zonali, Elettricità Futura ha proposto di valutare l’implementazione completa del TIDE direttamente a ottobre 2025, evitando il passaggio da una fase transitoria.
Nella risposta l’Associazione fornisce ulteriori considerazioni sugli importanti temi dell’approvvigionamento della FCR tramite procedure di mercato, della Fast Reserve e dei meccanismi innovativi per la gestione in sicurezza del sistema elettrico nazionale.
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