Elettricità Futura ha trasmesso le proprie osservazioni ad ARERA in relazione al DCO 602/2021/R/eel del 23 dicembre 2021, con cui vengono forniti gli orientamenti per l’affinamento della disciplina delle perdite di energia elettrica sulle reti di trasmissione e di distribuzione da applicare nel biennio 2022-2023.
In linea generale, l’Associazione ritiene che la ratio alla base della revisione del delta perdite e dei saldi di perequazione vada riconsiderata tenendo conto del contesto di forte incertezza che ha caratterizzato gli ultimi 2 anni e che continua a generare importanti ripercussioni. In particolare, Elettricità Futura ritiene che la regolazione delle perdite di rete debba basarsi su dati certi e determini obiettivi adeguati per i gestori. Elettricità Futura reputa inoltre che nel processo di revisione della disciplina occorra considerare gli effetti della pandemia, che nel 2020 ha determinato un quadro non indicativo del fenomeno, anche per quanto riguarda l’andamento le quotazioni dei beni energetici che continuano a mostrare andamenti anomali, con impatti sulla valorizzazione del delta perdite al Pau.
Dati questi numerosi elementi di incertezza, gli orientamenti proposti nel DCO per l’anno 2022 e 2023 non appaiono ricevibili. Tali proposte imporrebbero ai DSO un nuovo obiettivo addizionale, cumulativo e retroattivo. In attesa di un riordino generale della materia, Elettricità Futura ritiene necessaria una conferma per il 2022 e il 2023 dei fattori percentuali convenzionali attualmente in vigore per le perdite commerciali.
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Osservazioni generali
Ringraziamo l’ARERA per la presente consultazione, con cui vengono forniti gli orientamenti per l’importante affinamento della disciplina delle perdite di energia elettrica sulle reti di trasmissione e di distribuzione da applicare nel biennio 2022-2023.
In linea generale, riteniamo che la ratio alla base della revisione del delta perdite e dei saldi di perequazione vada riconsiderata tenendo conto del contesto di forte incertezza che ha caratterizzato gli ultimi 2 anni e che ha generato e continua a generare importanti ripercussioni. In particolare, riteniamo sia opportuno che la regolazione delle perdite di rete sia basata su dati certi e determini obiettivi adeguati per i gestori.
Riteniamo inoltre che nel processo di revisione della disciplina occorra inevitabilmente considerare gli effetti della pandemia, che nel 2020 ha determinato un quadro non indicativo del fenomeno, anche per quanto riguarda l’andamento le quotazioni dei beni energetici che continuano a mostrare andamenti anomali. Andamenti che determinano un impatto non trascurabile sulla valorizzazione del delta perdite al Pau.
Dati i numerosi elementi di incertezza sopra menzionati, gli orientamenti proposti nel presente DCO per l’anno 2022, che comporterebbero una riduzione dei tassi allineata ai miglioramenti proposti nel DCO 209/2020/R/eel per gli anni 2019 e 2020, non appaiono ricevibili. Analogamente, non sono ricevibili anche gli orientamenti per il 2023, per cui viene proposto di applicare i fattori precedentemente proposti per il 2021.
Tali proposte imporrebbero di fatto ai DSO un obiettivo addizionale, cumulativo di ben due anni e peraltro in modo retroattivo, rispetto quanto finora effettivamente richiesto. Tale retroattività andrebbe considerata in relazione all’esigenza degli operatori della distribuzione di programmare con adeguato anticipo la gestione del fenomeno delle perdite di rete e i relativi interventi, sia da un punto di vista prettamente operativo che dei costi richiesti per tali attività.
In attesa di un riordino generale della materia, riteniamo necessaria una conferma per il 2022 e il 2023 dei fattori percentuali convenzionali attualmente in vigore per le perdite commerciali.