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Progetto pilota UVAM – Aggiornamento modalità di determinazione Strike price

Osservazioni Elettricità Futura (30/03/2022)

Elettricità Futura ha trasmesso una lettera ad ARERA in relazione alle criticità del progetto pilota UVAM.

L’Associazione rileva come l’attuale situazione – caratterizzata da prezzi estremamente elevati e volatili, che difficilmente potranno ritornare a livelli “pre-crisi” in tempi brevi – stia avendo impatti su tutti i partecipanti ai mercati dell’energia e dei servizi, e in particolare sui meccanismi che prevedono forme di remunerazione basate su appositi prezzi di esercizio (cd. strike price).

La nuova procedura di approvvigionamento a termine approvata nel febbraio 2021 con la Delibera 70/2021/R/eel prevede che le UVAM possano fornire al sistema tre prodotti di flessibilità, caratterizzati da valori di strike price determinati in un quadro del tutto diverso da quello emergenziale odierno, quindi non adeguati alla finalità originaria di sostenere lo sviluppo di questi progetti.

Tutto ciò rende sempre più frequente che operatori di UVAM si trovino a fornire servizi di flessibilità in condizione di perdita economica.

Al fine di salvaguardare la tenuta e il corretto funzionamento del progetto pilota UVAM, Elettricità Futura ritiene necessaria la pronta introduzione di misure correttive mirate a definire un valore dello strike price adeguato rispetto all’andamento dei mercati dell’energia.

Elettricità Futura si rende disponibile sin da subito ad un confronto in cui discutere alcune possibili soluzioni per l’aggiornamento delle modalità di determinazione dello strike price per le UVAM e la sterilizzazione degli effetti dell’attuale andamento dei prezzi dell’energia.

Leggi il testo integrale del documento

Gentile Direttore,

alla luce dell’attuale situazione di emergenza e della crisi dei prezzi energetici, desideriamo portare alla sua attenzione la situazione critica del progetto pilota UVAM.

I mercati energetici italiani, elettrico e gas, stanno attraversando un periodo di crisi senza precedenti, iniziato nella seconda metà del 2021 e giunto ad un nuovo apice con il drammatico scoppio del conflitto tra Russia e Ucraina. L’attuale situazione – caratterizzata da prezzi estremamente elevati e volatili, che difficilmente potranno ritornare a livelli “pre-crisi” in tempi brevi – sta avendo impatti su tutti i partecipanti ai mercati dell’energia e dei servizi, e in particolare sui meccanismi che prevedono forme di remunerazione basate su appositi prezzi di esercizio (cd. strike price).

Se per il Mercato della Capacità l’Autorità, anche a valle delle segnalazioni Elettricità Futura, ha positivamente e tempestivamente introdotto con la Delibera 83/2022/R/eel modifiche urgenti alla metodologia di determinazione dello strike price al fine di renderlo più rappresentativo del costo variabile della tecnologia di punta, lo stesso ad oggi non è avvenuto per il meccanismo delle UVAM.

La nuova procedura di approvvigionamento a termine per le UVAM approvata nel febbraio 2021 con la Delibera 70/2021/R/eel prevede che le UVAM possano fornire al sistema tre prodotti di flessibilità, uno pomeridiano e due serali, caratterizzati da strike price di, rispettivamente, 200 €/MWh e 200/400 €/MWh, intesi come prezzi massimi delle offerte che possono essere presentate su MSD. Come per il Mercato della Capacità, tali valori di strike price sono stati determinati in un quadro del tutto diverso da quello emergenziale odierno e non risultano oggi assolutamente adeguati alla finalità originaria di sostenere lo sviluppo di questi progetti.

Tutto ciò rende sempre più frequente che operatori di UVAM con contrattualizzazione a termine si trovino a fornire servizi di flessibilità al sistema in condizione di perdita economica. Infatti, le Regole di funzionamento del progetto prevedono che il BSP debba restituire all’Utente del Dispacciamento (UdD) un ammontare pari al prodotto fra l’energia movimentata durante l’ordine di dispacciamento e il PUN/prezzo zonale. Al contempo, il BSP riceve per il servizio prestato una remunerazione variabile che, come sopra detto, è al più pari allo strike price di 200/400 €/MWh. Nella fase di mercato attuale dove si sono registrati valori di PUN/prezzo zonale superiori allo strike price, il BSP ha dovuto restituire all’UdD più di quanto riconosciuto da Terna. 

Al fine di salvaguardare la tenuta e il corretto funzionamento del progetto pilota UVAM, riteniamo necessaria la pronta introduzione di misure correttive mirate a definire un valore dello strike price adeguato rispetto all’andamento dei mercati dell’energia. Si potrebbe, ad esempio, valutare di definire lo strike price UVAM sulla base di criteri di calcolo analoghi a quelli già adottati con la Delibera 83/2022/R/eel per fissare il prezzo di esercizio del Mercato della Capacità, mantenendo un limite minimo pari all’attuale valore di 200/400 €/MWh, o attraverso soluzioni alternative che dovrebbero in ogni caso tenere conto della forte volatilità dei mercati.

Elettricità Futura si rende disponibile sin da subito ad un confronto in cui discutere alcune possibili soluzioni per l’aggiornamento delle modalità di determinazione dello strike price per le UVAM e la sterilizzazione degli effetti dell’attuale andamento dei prezzi dell’energia. Riteniamo inoltre importante, come rappresentato nella nostra risposta al Quadro Strategico 2022-25, che siano discusse anche ulteriori proposte di miglioramento del progetto pilota nonché gli indirizzi sull’evoluzione post-2022 del progetto stesso.

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