Elettricità Futura e Utilitalia intendono esprimere forte preoccupazione in merito all’emendamento 23.0.2 testo 2 proposto al Senato nell’ambito del disegno di legge AS 2144 di conversione del decreto legge n. 41/2021, recante misure urgenti in materia di sostegno alle imprese e agli operatori economici, di lavoro, salute e servizi territoriali, connesse all'emergenza da COVID-19.
L’emendamento prevede che a decorrere dall'annualità di imposta 2022 i Comuni possono prevedere, nell'ambito della loro potestà regolamentare generale, che l'Imposta Unica Comunale sia riscossa tramite addebito dell'importo singolarmente dovuto sulle fatture emesse dall'impresa fornitrice dell'energia elettrica.
È evidente che la proposta appesantirebbe la bolletta, in misura particolarmente significativa, di ulteriori componenti del tutto estranee con la fornitura di energia elettrica, aggravandone notevolmente l’attuale struttura e creando una straordinaria complessità gestionale.
Infatti non solo tale operazione risulta incoerente con l’obiettivo della creazione di un contesto di piena consapevolezza dei consumatori finali e di trasparenza della struttura della bolletta, ma comporterebbe anche la gestione di addebiti estremamente diversificati. Inoltre, risulterebbe assolutamente necessario il riconoscimento alle società di vendita dei costi emergenti per l’addebito del servizio di imputazione e riscossione del tributo.
Per tutte queste implicazioni, Elettricità Futura e Utilitalia ritengono che la proposta attualmente in discussione in Parlamento debba essere attentamente valutata e a tal fine sono a Sua assoluta disposizione per ogni eventuale chiarimento e approfondimento.
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