Elettricità Futura ha trasmesso a Terna ulteriori richieste di chiarimento sulla fase preliminare MGP, a seguito dei riscontri acquisiti lo scorso mese di decembre.
Le considerazioni attengono i seguenti aspetti:
- Gestione presenza in servizio di unità con quantità accettate in fase preliminare MGP.
- Organizzazione di simulazioni con cadenza semestrale.
- Coordinamento con la disciplina degli impianti essenziali per la sicurezza del sistema elettrico.
Leggi il testo integrale delle osservazioni
Osservazioni di dettaglio
Gestione presenza in servizio di unità con quantità accettate in fase preliminare MGP
Terna, rispondendo al quesito 2 di Elettricità Futura, ha chiarito che: “Con riferimento alla verifica di cui al secondo punto dell’art. 13.1 dell’Allegato A.77 (non inferiore alla potenza minima, eccetto nei casi in cui l’UP sia caratterizzata da tempi di avviamento compatibili con la fornitura, in ciascuna ora del blocco, del servizio di riserva terziaria di sostituzione a salire) precisiamo che tale verifica (valore non inferiore alla potenza minima) sarà effettuata confrontando la PMIN con il programma vincolante provvisorio intraday relativo al periodo orario immediatamente precedente il blocco di riferimento (cioè quello per cui vi è un obbligo derivante dalla fase preliminare al MGP) e non con il programma di riferimento considerato ai fini dell’esecuzione di ciascuna sottofase della fase di programmazione”.
Tale chiarimento, seppur importante ai fini della soluzione di alcune criticità che erano state individuate, lascia ancora da chiarire alcuni aspetti di dettaglio, riportati di seguito.
Al par. 9.2 del Regolamento è indicato che la selezione delle offerte è effettuata nel rispetto dei dati tecnici delle unità abilitate. Tra i criteri indicati, alla lettera c) è riportato il tempo di avviamento:
- il tempo di avviamento di ciascuna unità abilitata alla fornitura delle risorse per la riserva terziaria di sostituzione. In particolare, qualora una data unità abilitata, con riferimento al decimo periodo orario del giorno precedente il giorno di riferimento, abbia un programma vincolante inferiore alla potenza minima, ai fini della selezione delle offerte per:
- a) il blocco 1, il tempo di avviamento di detta unità deve essere non superiore a 13 ore;
- b) il blocco 2, il tempo di avviamento di detta unità deve essere non superiore a 21 ore;
- c) il blocco 3, il tempo di avviamento di detta unità deve essere non superiore a 31 ore.
In base al combinato disposto dei vincoli di selezione (art. 9.2 citato) e dell’obbligo di presenza in servizio in esito ai mercati dell’energia di cui all’art. 13.1 secondo punto, nel caso di un impianto con tempo di avviamento compreso nell’intervallo 13<TAVA<21 h="" e="" con:="" span="">
- programma vincolante nel decimo periodo orario del giorno precedente il giorno di riferimento (d-1) pari o superiore alla potenza minima
- programma in esito ai mercati che si azzera prima dell’inizio del blocco 1 (ad esempio all’ora 12 d-1).
Nella sessione preliminare MGP potrebbe essere selezionata una quantità già per il blocco 1 e l’operatore, per ricevere la remunerazione di una quantità accettata di terziaria preliminare dovrà risultare in servizio all’ora 24 del giorno d-1.
Chiediamo innanzitutto conferma di tale ricostruzione, cioè che una unità con programma vincolante almeno pari alla Pmin al decimo periodo orario del giorno D-1 potrebbe essere selezionata anche per un blocco orario con TAVA non compatibile con tale unità, senza tenere conto del programma dell’unità nelle ore successive.
Per essere conforme al vincolo citato (art. 13.1), l’operatore dovrebbe operare su XBID dalle ore 11 per allocare in vendita una quantità pari almeno al minimo tecnico dell’UP, con limitate possibilità di successo, vista anche la scarsa liquidità di tale mercato.
Sarebbe quindi necessario che:
- Terna si adoperi per mantenere l’unità in servizio tramite accettazione di offerte di minimo su MB nelle ore precedenti l’inizio del blocco orario
- In subordine alla suddetta proposta, quantomeno sia depenalizzato (tramite valorizzazione a Pmgp) lo sbilanciamento positivo residuo necessario per garantire la presenza in servizio fino all’inizio del blocco orario e quindi per la reale utilizzabilità della riserva.
Affinchè lo sbilanciamento non comporti la mancata remunerazione della quantità preliminare MGP, è necessario che la verifica di cui all’art. 13.1 non sia applicata in questi casi.
Più in generale, tale metodo dovrebbe valere per tutti i casi di impianti che non rispettano uno o più dei TAVA riportati alle lettere a), b) e c) ma sui quali vengono ugualmente selezionate delle quantità in tali blocchi poiché aventi programma vincolante nel decimo periodo orario del giorno precedente il giorno di riferimento pari o superiore alla potenza minima.
Evidenziamo peraltro che l’approccio proposto è lo stesso che sarà applicato nel caso di UP caratterizzate da tempi di avviamento compatibili con la fornitura, in ciascuna ora del blocco, del servizio di riserva terziaria di sostituzione a salire (per le quali già in base al Regolamento attuale non si applica la verifica di cui al secondo punto dell’art. 13.1) e che in esito ai mercati avranno un programma nullo (o minore della Pmin) nelle ore precedenti l’inizio del blocco in cui risultano quantità selezionate. Infatti, nella eventualità in cui, in base alle richieste di fornitura di terziaria da parte di Terna, fosse necessario iniziare la rampa di accensione nelle ore precedenti l’inizio del blocco 1sarà Terna, tramite accettazione su MSD di offerte a prezzo libero, ad accendere e l’unità e portarla fino alla potenza richiesta all’inizio del blocco 1.
Chiediamo quindi riscontro sull’utilizzo del suddetto approccio.
Organizzazione di simulazioni con cadenza semestrale
Riteniamo opportuno che vengano schedulate con cadenza semestrale delle sessioni di prova apposite che consentano agli operatori di testare sia le fasi di mercato (di natura emergenziale) preliminari a MGP sia la simulazione di tutte le fasi di mercato successive, in modo tale da potere analizzare le interdipendenze tra le varie sessioni e, qualora sorgessero delle difficoltà, correggere le eventuali anomalie riscontrate.
Coordinamento con la disciplina degli impianti essenziali per la sicurezza del sistema elettrico
Riteniamo necessario chiarire che gli impianti essenziali per la sicurezza del sistema elettrico, da intendersi come impianti inclusi nei regimi tipici e nel regime alternativo, in quanto sottoposti a specifici schemi e regole di offerta, non ricadono nel campo di applicazione dell’Allegato A.77. Tale impostazione è stata espressamente confermata da Terna e sembra assolutamente coerente con il fatto che la regolazione delineata dall’Allegato A.77 si sovrapporrebbe agli obblighi di offerta già previsti dai regimi dell’essenzialità. Inoltre, non è presente ad oggi alcuna modifica alla disciplina degli impianti essenziali che integri la nuova fase di mercato, considerandone le implicazioni nelle offerte e nel settlement.
In caso di rettifica di tale logica, l’introduzione di un nuovo segmento di mercato, quale la procedura per la selezione delle risorse per la riserva terziaria preliminare al MGP, richiederebbe:
- un intervento sul quadro regolatorio volto a introdurre il necessario coordinamento con i regimi preesistenti di essenzialità al fine di una opportuna definizione dei vincoli di offerta e della corretta trattazione delle partite economiche;
- un congruo periodo di tempo per consentire l’adeguamento dei sistemi degli operatori interessati
Per gli impianti a reintegro dei costi, occorre chiarire che essi partecipano senza vincoli di prezzo ed i proventi conseguiti sono scontati dal reintegro.
Per gli impianti a contratto alternativo MSD (art. 65 bis All. A Del 111/06), le quantità selezionate con il meccanismo di terziaria preliminare, essendo a disposizione di Terna in MSD a prezzo zero, rientrano tra le quantità utilizzabili per adempiere il contratto alternativo MSD. In analogia a quanto previsto dalla Delibera ARERA 517/21 in merito al coordinamento della sessione preliminare MGP con il Capacity Market, riteniamo che anche nel caso degli impianti a contratto alternativo MSD, i prezzi in esito ad eventuali accettazioni di quantità nella sessione di terziaria preliminare non dovrebbero essere soggetti allo strike price del contratto alternativo (quindi mantenendo, come nel caso del Capacity market, il premio fisso previsto dal contratto alternativo).