Considerazioni di carattere generale
La Delibera 300/2017 dell’Autorità ha previsto una prima apertura del mercato per i servizi di dispacciamento (MSD) alla domanda elettrica e alle unità di produzione anche da fonti rinnovabili non già abilitate nonché ai sistemi di accumulo, tramite l’istituzione di progetti pilota in vista della costituzione del testo integrato dispacciamento elettrico (TIDE) coerente con il Balancing code europeo.
In base a tale delibera, Terna ha già definito i seguenti progetti pilota:
1. partecipazione della domanda al MSD ai fini della fornitura di risorse per la riserva terziaria e il bilanciamento tramite la costituzione di Unità Virtuali abilitate di Consumo (UVAC), caratterizzate dalla presenza di sole unità di consumo.
2. partecipazione della generazione distribuita al MSD (UVAP), caratterizzate dalla presenza di sole unità di produzione non rilevanti, siano esse programmabili o non programmabili, inclusi i sistemi di accumulo.
3. partecipazione della unità di produzione rilevanti non già oggetto di abilitazione obbligatoria (UPR) al MSD.
Con il presente documento di consultazione TERNA propone l’avvio di un nuovo progetto pilota per la fornitura del servizio di regolazione primaria della frequenza mediante sistemi costituiti da UP rilevanti e accumuli in esse integrati (di seguito: Unità di Produzione Integrate - UPI). Tale nuovo progetto pilota, in relazione alle UP rilevanti non oggetto di abilitazione obbligatoria, integra il progetto di cui al punto 3 (UPR).
Elettricità Futura, in generale, apprezza la proposta di Terna, ritenuta molto interessante poiché inizia a delineare delle modalità più flessibili per la fornitura di alcuni servizi di regolazione, soprattutto rispetto alle attuali modalità di fornitura delle Unità Abilitate a MSD. Si richiede che in futuro i progetti pilota posti in consultazione vengano valutati attentamente da Terna, coerentemente con quanto previsto dalla Delibera 300/2017, per fare in modo che le varie proposte di progetti pilota rappresentino un’autentica occasione di partecipazione e coordinamento del sistema.
La proposta di Terna prevede l’esistenza di Unità di Compensazione finalizzate a garantire in ogni caso la fornitura del servizio, per intervenire nel caso in cui l’accumulo non avesse un livello di carica sufficiente. Si evidenzia però che la presenza di Unità di Compensazione nella UPI deve essere soltanto facoltativa, e che pertanto non deve essere un vincolo per la partecipazione al presente progetto pilota, al fine di non precludere la possibilità di partecipare al presente progetto soltanto agli operatori in grado di implementare fin da subito l’utilizzo delle Unità di Compensazione (nel caso di carica non sufficiente, il servizio di regolazione potrebbe comunque essere fornito dagli stessi gruppi di generazione che costituiscono la UPR, senza la necessaria presenza delle Unità di Compensazione). Peraltro, si segnala che, l’eventuale utilizzo di Unità di Compensazione necessita, infatti, la definizione di un quadro chiaro con riferimento allo sviluppo dei necessari algoritmi di intervento, ai sistemi di automazione e comunicazione, al settlement e all’allocazione degli sbilanciamenti, che non dovrebbero comportare penalità per i soggetti che fornissero correttamente il servizio.
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