Policy / Transizione energetica e procedure autorizzative
Incontro su siccità nel distretto idrografico del Po
Resoconto sintetico di Riunione (23/02/2022)
Il 23 febbraio Elettricità Futura ha incontrato l’Autorità del distretto padano per un confronto sul tema siccità e ripercussioni sul settore idroelettrico.
I temi al centro del resoconto:
Siccità del territorio distrettuale
Effetti dell’attuale condizione sul settore idroelettrico
Ruolo strategico dell’idroelettrico nella copertura dell’energy mix
Deflusso ecologico ed eventuali deroghe in situazioni di compravate criticità
Leggi il testo integrale del Resoconto.
Il 24 febbraio si è tenuta una call per discutere del problema della siccità nel Distretto Idrografico Po. Erano presenti Meuccio Berselli e Marco Gardella dell’Autorità del Distretto del Po, Mauro Caprabianca e Mauro Bonanni di Terna, Emanuele Quaranta del Joint Research Centre della Commissione Europea ad alcuni operatori idroelettrici. Per EF ha partecipato Iulca Collevecchio.
Di seguito i temi discussi:
Come emerso dagli ultimi Osservatori idrici, il territorio distrettuale sta attraversando periodo di siccità, con tutti gli indici principali di monitoraggi, piovosità, livello del manto nevoso, volumi di invaso ben al di sotto dei valori medi storici di riferimento, con particolare gravità nell’area piemontese.
Gli effetti della attuale condizione sul settore idroelettrico sono un basso livello degli invasi artificiali, con valori vicini ai minimi storici, una produzione per il periodo gennaio-febbraio pari al 10°percentile rispetto alla media del periodo e ulteriori criticità legate a basse portate e basse temperature come i fenomeni di congelamento delle condotte.
Viene ricordata l’importanza dell’idroelettrico nella copertura energy mix e per il raggiungimento degli obiettivi di decarbonizzazione green deal 2030-2050. Ancora oggi rappresenta il 20% del totale di generazione nazionale, il 40 % delle FER e il nord ha il 70% dell’installato nazionale, con i grandi invasi 20% del numero producono circa il 70% della produzione nazionale idroelettrica. L’attuale contesto di crisi energetica rende ancora più strategico l’apporto dell’idroelettrico quale fonte nazionale, inoltre gli eventi geopolitici rendono complesso garantire l’adeguatezza del sistema per cui tutta la produzione elettrica nazionale è chiamata a rispondere per garantire la sicurezza del Paese.
Terna ricorda come il perdurare delle siccità potrebbe portare ad un ulteriore perdita di produzione idroelettrica, importante per coprire le punte di carico soprattutto in estate e la potenziale indisponibilità di capacità termoelettrica legata a quelle centrali che utilizzano le acque di fiumi e canali per il raffreddamento degli impianti.
Dato il difficilissimo contesto in cui ci troviamo, viene sottolineato come la produzione idroelettrica sia un servizio pubblico essenziale, necessario per la sicurezza del sistema elettrico e in termini di indipendenza energetica, si propone di ampliare la riflessione sul Deflusso Ecologico, ragionando sulla possibilità di introdurre, in presenza di circostanziate situazioni di criticità e di comprovate esigenze, deroghe, anche parzialmente, ai rilasci di DE da specifiche opere di presa, anche per l’uso idroelettrico (oggi le deroghe sono possibili solo per l’uso irriguo e quello idropotabile), al fine di perseguire l’uso efficiente della risorsa idrica disponibile.
Si decide di fissare un nuovo incontro in presenza tra fine marzo e inizio aprile per continuare a discutere del tema e per mettere in campo delle soluzioni di gestione coordinata della risorsa.