Con la presente le scriventi Associazioni desiderano portare alla Sua attenzione il delicato tema delle concessioni idroelettriche di grande derivazione e svolgere alcune considerazioni sulla disciplina attualmente vigente, alla luce dell’eccezionale ed imprevedibile crisi conseguente all’emergenza da Covid-19 ed ai connessi effetti sull’economia, sui mercati e sugli operatori economici, così come della mancanza di un contesto di level playing field a livello europeo e delle conseguenti palesi asimmetrie nella disciplina degli altri Stati Membri, nonché della sensibile difformità riscontrabile nella legislazione regionale attuativa del D.L. n. 135 del 2018, peraltro ancora largamente incompleta.
Le scriventi Associazioni esprimono particolare apprezzamento per la volontà del Governo, rinvenibile nella versione finale del PNRR, di favorire, secondo criteri omogenei su base nazionale, l’assegnazione trasparente e competitiva delle concessioni relative alle grandi derivazioni idroelettriche, soprattutto nella prospettiva di stimolare nuovi investimenti.
La realizzazione di tali interventi di ampio respiro sulla disciplina in oggetto richiede, però, una tempistica diversa rispetto a quella necessaria a promuovere la stabilità e la ripresa economica nel delicato attuale contesto affrontato dal PNRR stesso.
A tal fine, secondo le scriventi Associazioni, è necessario procedere in due fasi, affiancando la riforma della disciplina competitiva di riferimento in ottica di omogeneità a livello nazionale, pur preservando la competenza regionale di dettaglio, con una fase di immediata promozione della realizzazione da parte degli operatori di un importante piano di investimenti provenienti da risorse private (stimate in circa 8-10 miliardi di Euro), in grado di contribuire in maniera determinante al conseguimento di una molteplicità di traguardi strategici, quali il raggiungimento degli obiettivi di decarbonizzazione al 2030, previsti dal PNIEC, e la garanzia di un congruo flusso di introiti per le Amministrazioni concedenti. Inoltre, la promozione di un immediato piano di investimenti, ritenuti dalle Amministrazioni competenti urgenti ed essenziali per il potenziamento ed efficientamento degli impianti esistenti e per la salvaguardia dei territori interessati (tramite interventi di contrasto del dissesto idrogeologico o altre forme di compensazione territoriale), avrebbe effetti positivi sul rilancio dell’economia e sull’occupazione.
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