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Policy / Transizione energetica e procedure autorizzative

Remunerazione degli impianti alimentati a bioliquidi non rilevanti

Proposta Elettricità Futura e ANPEB (30 giugno 2023)

Elettricità Futura ha trasmesso ad ARERA, congiuntamente ad ANPEB, le proprie considerazioni sulla delibera 209/2023/R/eel che stabilisce i criteri per la remunerazione degli impianti non rilevanti alimentati da bioliquidi e rientranti nel programma di massimizzazione. In particolare, sono state fornite indicazioni per la corretta individuazione e remunerazione dei bioliquidi utilizzati (anche al di fuori del c.d. Listino Granaria) ed evidenziate le esigenze di pagamento in acconto ai fini della sostenibilità economica degli impianti di produzione coinvolti.

La segnalazione si colloca nell’ambito delle azioni degli ultimi mesi per la corretta attuazione del programma di massimizzazione, sia degli impianti non rilevanti che di quelli rilevanti, condotte dall’associazione nei confronti di ARERA, GSE e Terna.

Leggi il testo integrale delle proposte

Alla luce delle interlocuzioni intercorse e delle evidenze emerse sul tema in oggetto, le scriventi associazioni hanno elaborato le valutazioni per il calcolo e per l’erogazione dei prezzi minimi garantiti con riferimento agli impianti alimentati a bioliquidi non rilevanti, di taglia ricompresa fra 1 e 10 MVA, rappresentati dalle scriventi Associazioni, Elettricità Futura ed ANPEB. Pertanto, nell’obiettivo comune di razionalizzare le informazioni e semplificare i processi amministrativi e contabili, si inoltrano le proposte riportate in allegato.

Restiamo a disposizione eventuali ulteriori approfondimenti.

Allegato 1. Proposte per la remunerazione degli impianti alimentati a bioliquidi non rilevanti di taglia ricompresa fra 1 e 10 MVA

Acconti

Si premette che, con particolare riferimento agli impianti che nel 2023 hanno percepito un incentivo GRIN pari a zero, sia auspicabile l’erogazione di acconti anche per il Q1-23 (primo periodo di massimizzazione) per evitare che la definizione di tutte le casistiche sottese alla determinazione degli importi di conguaglio possa ritardare di molti mesi il relativo pagamento.
Per la definizione del valore di acconto, riteniamo di basarci sul valore del PUN medio anzichè sul Pz che ha una declinazione territoriale per arrivare alla definizione dell'acconto in Eur/MWh uguale per tutti gli impianti incentivati con meccanismo tipo GRIN.

Determinazione forfettaria dell'acconto

Ipotizzando conservativamente l'utilizzo da parte degli impianti del più economico fra gli oli grezzi quotati da Granaria Milano (in seguito Granaria) e considerando un contributo di 35 eur/t relativo alla sostenibilità e, sempre conservativamente, di altri 30 Eur/t per il trasporto, il valore della componente combustibile del PMG nel primo trimestre compresa risulta compreso tra 320 e 350 Eur/MWh (rispettivamente marzo-gennaio).

Il valore della componente O&M si può calcolare conservativamente, ipotizzando che l'elemento a copertura dei costi del personale sia il minore possibile, ovvero pari a circa 65 Eur/MWh.
Il totale della PMG sarebbe quindi compreso tra 385 e 415 Eur/MWh nel Q1-23 a fronte di un PUN medio mensile variabile compreso tra 135 e 175 Eur/MWh tra marzo e gennaio 2023.
La differenza è quindi compresa tra (415-175)=240 e (385-135)=250 Eur/MWh.

Tale importo deve, poi, essere decurtato di eventuali incentivi percepiti.

Analogamente, se si prendono i dati di maggio si ha un risultato simile: la componente combustibile è calata, conservativamente, a 255 Eur/MWh circa, la componente O&E rimane fissa a 65 Eur/MWh, per un totale di 320 Eur/MWh; nel frattempo è calato il PUN a 105 (media mensile, ma anche meno se si prendono l'ultimi dati settimanali) per un differenziale di 215 Eur/MWh.

Tutto ciò premesso riteniamo che sia plausibile ipotizzare un valore di acconto all’incirca di 180 Eur/MWh fisso ed invariabile per tutto il periodo di massimizzazione per l'anno 2023, che corrisponde al 20% in meno del minore dei valori calcolati utilizzando un olio grezzo.
L'utilizzo di un valore fisso di acconto semplificherebbe enormemente le modalità di calcolo e consentirebbe l'erogazione degli acconti con le stesse tempistiche di erogazione del GRIN, lasciando poi la determinazione del conguaglio al termine di ogni periodo di massimizzazione.

Energia consumata sul sito di produzione

Gli importi unitari come sopra determinati potrebbero essere decurtati di un importo pari a 30 Eur/MWh per tener conto dell'energia consumata in situ (delta fra produzione netta ed energia immessa in rete), che verrebbe valorizzata a conguaglio.

Combustibili non inclusi nei listini granaria

Olio di palma grezzo (CPO) e altri oli non presenti sul sito di Granaria Milano

Per quanto riguarda l'olio di palma grezzo, questo è l'unico olio grezzo utilizzabile come bioliquido nei motori: ogni altro olio contiene sostanze dannose per il motore e/o gli apparati di depurazione, ragione per cui altre tipologie di oli devono essere raffinate per poter essere impiegate.
L'olio di palma grezzo è una commodities quotata sui mercati internazionali, ma tali quotazioni non rispecchiano assolutamente il valore del prodotto disponibile in Italia in quanto ad esso dovrebbero essere aggiunti i costi della logistica internazionale, depositi, dazi, ecc.

Sebbene possano essere presi a riferimento tali listini con l'aggiunta successiva dei predetti costi, questo approccio sia eccessivamente complicato, anche alla luce delle semplificazioni introdotte per l'appunto da Arera per impianti non rilevanti.

SI ritiene, quindi, che l'olio di palma grezzo, così come gli estratti vegetali differenti dall’olio di palma ma comunque non presenti sul sito Granaria, possano essere equiparati al più economico fra gli oli raffinati NON nazionali di cui alla tabella 16 di Granaria (olio di soia raffinato) in quanto il CPO è sostituibile solo con oli raffinati.

Olio di palma raffinato (RBDPO)

Valgono le considerazioni di cui al punto precedente con la differenza l'olio raffinato RBDPO viene utilizzato al posto del CPO solo in alcuni frangenti in cui le dinamiche dei dazi lo rendono di costo pari o paragonabile al CPO.

Per tale ragione si propone di utilizzare anche per l'olio di palma raffinato la quotazione del meno caro fra gli oli raffinati non nazionali riportati nella tabella 16 di Granaria, ovvero l'olio di soia (mentre nella tabella 22 sono quotati i prodotti convenzionali nazionali).

Oli ri-esterificati ed affini e oli modificati chimicamente

In questi casi è opportuno diversificare la metodologia in base alla materia prima di partenza. Ove la materia prima necessiti di raffinazione, si equipara il combustibile finale all’olio raffinato presente nel Listino Granaria Milano calcolato sul 100% del volume (si considera quindi nel volume incentivato anche la frazione di massa usata per esterificare, vedi la glicerina). Ove la materia prima necessiti di modifiche chimiche, il combustibile può essere equiparato prodotti al più economico degli oli grezzi presenti nella tabella15 di granaria (olio di soia grezzo).

In ogni caso, questa tipologia di bioliquidi deve essere valutata attentamente al fine di evitare che, paradossalmente, i sottoprodotti sostenibili - che nell’ambito energetico acquisiscono un valore ambientale (non diventando un rifiuto) - siano valorizzati meno di un olio vegetale non sostenibile.

Gestione mix combustibili

Si ritiene congruo considerare una ripartizione del contributo GSE in misura proporzionale all'heat input (quantità scaricata nel mese per potere calorifico inferiore indicato in delibera) di ogni diversa tipologia di combustibile utilizzato in ogni mese, escludendo dal computo il gasolio se utilizzato in misura inferiore al 5% (base calorica) come media annua.

Elenco impianti non rilevanti dei nostri associati

Di seguito denominazione, potenza e codice censimp degli impianti associati di taglia superiore ad 1 MW:

  • Proteg Oil1 (5,8 MW) IM_S15PO1R
  • Porto S.Vitale (7 MW) IM_0301203
  • Battana (7 MW) IM_S08CDCD
  • Sipcam OXON (9,046) MW IM_S03OISX  
  • Kataoil (8 MW)
  • Consorzio Latterie Virgilio (4,6 MW)
  • Giordano Energy Srl (2,7 MW).




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