Elettricità Futura ha trasmesso una lettera all'Antitrust per chiedere un aggiornamento sugli esiti del confronto con il MiTE. Ciò anche alla luce dell’approvazione da parte del CdM, lo scorso 27/10/2021, del DL “Disposizioni urgenti per l’attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza e la prevenzione delle infiltrazioni mafiose” (all’art. 19 sulla disciplina della gestione del fine vita degli impianti fotovoltaici). Verrebbe confermata l’applicazione a tutte le tipologie di moduli fotovoltaici di un contributo prestabilito a copertura dei costi per la loro corretta gestione a fine vita di importo pari a quello definito da GSE, anche per i soggetti che operano nell’ambito dei sistemi collettivi di smaltimento.
Elettricità Futura ritiene che l’imposizione di un importo predefinito e uguale per tutti gli operatori economici comporta da un lato un livellamento della concorrenza e dall’altro disincentiva l’interesse degli operatori industriali a migliorare i processi economici/industriali/ambientali sottesi. Secondo l'Associaizone sarebbe più opportuno lavorare sulle regole e/o sui criteri relativi allo smaltimento dei pannelli fotovoltaici piuttosto che sulla mera definizione di importi prestabiliti.
Leggi il testo integrale della lettera.
Spettabile Autorità,
facendo seguito alla segnalazione trasmessavi lo scorso 30 settembre (Prot. Elettricità Futura UE21/121 relativa alla Nota della Direzione generale per l’economia circolare avente ad oggetto “Istruzioni operative sulla gestione del fine vita dei moduli fotovoltaici” – DC10284) ed alle successive interlocuzioni informali, siamo a chiedere un aggiornamento sugli esiti del confronto con il Ministero della Transizione Ecologica. Ciò anche alla luce dell’approvazione da parte del Consiglio dei Ministri, in data 27/10/2021, del Decreto Legge “Disposizioni urgenti per l’attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza e la prevenzione delle infiltrazioni mafiose”, che, all’art. 19, sulla disciplina della gestione del fine vita degli impianti fotovoltaici, parrebbe confermare le medesime criticità rilevate nella nota del luglio scorso dalla Direzione Generale per l’economia circolare del MITE.
Stando infatti al testo del decreto ad oggi disponibile, verrebbe confermata l’applicazione a tutte le tipologie di moduli fotovoltaici di un contributo prestabilito a copertura dei costi per la loro corretta gestione a fine vita di importo pari a quello definito da GSE, anche per i soggetti che operano nell’ambito dei sistemi collettivi di smaltimento.
L’Associazione è assolutamente favorevole all’individuazione di strumenti per migliorare il trattamento dello smaltimento dei pannelli fotovoltaici, ma ritiene che la soluzione individuata nel Decreto Legge in oggetto non sia la strada corretta per ottenere tale risultato. L’imposizione di un importo predefinito e uguale per tutti gli operatori economici comporta da un lato un livellamento della concorrenza e dall’altro disincentiva l’interesse degli operatori industriali a migliorare i processi economici/industriali/ambientali sottesi. Elettricità Futura ritiene che sarebbe più opportuno lavorare sulle regole e/o sui criteri relativi allo smaltimento dei pannelli fotovoltaici piuttosto che sulla mera definizione di importi prestabiliti.
Auspicando una modifica delle diposizioni citate, anche al fine di scongiurare la grave alterazione che tale disposto arrecherebbe alle logiche del libero mercato, con effetti tra l’altro retroattivi, restiamo a Vostra completa disposizione per ogni ulteriore chiarimento, in attesa di un Vostro gradito riscontro.