Elettricità Futura segnala la criticità derivante dalla formulazione della nuova imposta sui servizi digitali che prevede l’applicazione ai ricavi derivanti “dalla messa a disposizione di un’interfaccia digitale multilaterale che consente agli utenti di essere in contatto e di interagire tra loro, anche al fine di facilitare la fornitura diretta di beni o servizi”.
Per quanto riguarda il settore elettrico tale formulazione potrebbe portare ad una interpretazione, che riteniamo non voluta dal legislatore, secondo la quale tutte le transazioni operate sulla piattaforma della borsa elettrica gestita dal GME sarebbero ipoteticamente assoggettate alla nuova imposta determinando così un aggravio sui costi dell’energia elettrica scambiata.
Al fine di chiarire la reale portata del provvedimento la scrivente Associazione auspica una riformulazione della norma o, quanto meno, in sede di relazione illustrativa un chiarimento riguardo all’ambito di applicazione della stessa. Certi dell’attenzione che sarà riservata alla nostra richiesta, rimaniamo a disposizione per ogni eventuale chiarimento e/o approfondimento.