Secondo i dati del GME, ad agosto il PUN ha purtroppo toccato il nuovo record 543 €/MWh (+383%/+ 431 €/MWh rispetto ad agosto 2021 e +23%/+102 €/MWh su luglio 2022). Il PUN orario massimo registrato è stato di 870 €/MWh. La crescita del PUN continua a riflettere i rincari del gas naturale sui mercati europei e nazionale. Particolarmente significative le quotazioni sul TTF dove il prezzo dei futures è salito fino a toccare la cifra record di 340 €/MWh circa. Il problema dei prezzi continua a essere acuito dalla costante riduzione dei flussi di gas dalla Russia, resasi più complicata dal fermo del gasdotto Nord Stream 1, in manutenzione da ieri al 3 settembre. La contrazione dei prezzi sul TTF dal 26 agosto scorso sembra faticare ad avere effetti positivi anche sul mercato italiano: negli ultimi giorni di agosto il PUN è rimasto stabilmente sopra i 600 €/MWh, superando in diversi giorni i 700, ma per domani il PUN è calato a 524 €/MWh.
Secondo i dati preliminari di Terna, la produzione elettrica da FER ad agosto ha registrato l’ennesimo significativo calo rispetto al 2021 (-18%). Il comparto idroelettrico continua a essere quello più in difficoltà e registra la performance peggiore avuta finora, -42% (2791 vs 4833 GWh). Inferiori al 2021 anche la produzione eolica (-14%) e geotermica (-1%). Superiori invece la produzione fotovoltaica (+9%), termoelettrica (+19%) e il saldo estero (+8%).
Il prezzo delle quote di emissione ETS (EUA) ad agosto è aumentato sensibilmente arrivando a 97 €/EUA (+10 %, +9 €/EUA) rispetto a luglio (88 €/EUA) con un totale di 24 mln di quote scambiate, eguagliando il record registrato a febbraio 2022.
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