Aggiornamento mensile su sistema e mercato elettrico: Luglio 2022

Secondo i dati del GME, a luglio il PUN ha toccato i 442 €/MWh (+330%/+ 339 €/MWh rispetto a luglio 2021 e +63%/+170 €/MWh su giugno 2022). Il PUN orario massimo registrato è stato di 651 €/MWh e in numerosi giorni sono stati toccati i 650 €/MWh. La forte crescita del PUN, che segna l’aumento mensile più alto registrato sinora, è indubbiamente dovuta alla continua instabilità sui mercati energetici causata dalla riduzione dei flussi di gas dalla Russia, in piena fase di riempimento degli stoccaggi per l’inverno e con prospettive nebulose e preoccupanti su ulteriori tagli delle forniture, e dalla perdurante siccità. Crescita che si prevede continuerà anche in agosto: la media del PUN di questi primi tre giorni infatti è già salita a 488 €/MWh (516€/MWh il PUN di domani).

Secondo i dati preliminari di Terna, la produzione elettrica da FER a luglio ha subito un altro calo rispetto al 2021 (-13%). Un calo simile a quello registrato a giugno (-14% a giugno 2022 vs. maggio 2021). A causa della perdurare delle forti temperature il comparto idroelettrico continua a essere quello più in difficoltà, con un calo del -32%. Registrati anche un forte calo della produzione eolica (-27%) e uno più contenuto di quella geotermica (-3%) e da biomasse (-2%). In aumento invece la produzione fotovoltaica (+18%), termoelettrica (+14%) e il saldo estero (+8%).

Il prezzo delle quote di emissione ETS (EUA) a luglio è rimasto sostanzialmente invariato, assestandosi sugli 88,2 €/EUA (+0,2%, +0,2 €/EUA) rispetto a giugno (88 €/EUA), con un totale di 43 mln di quote scambiate.