Secondo i dati preliminari del GME, a marzo il PUN è risalito fino ai 308 €/MWh (+410%/+ 248 €/MWh rispetto a marzo 2021 e +45%/+96 €/MWh su febbraio 2022), a causa del conflitto in Ucraina e delle conseguenti instabilità sui mercati energetici. L’8/3 alle h20:00 è stato registrato il picco del PUN orario di 688 €/MWh. I primi giorni di aprile dipingono una situazione leggermente migliore, con un PUN medio di 282 €/MWh, ma che comunque è ancora molto fragile e instabile.
Secondo i dati preliminari di Terna, la produzione elettrica da FER ha fatto segnare una diminuzione del -15,6% rispetto a marzo 2021 (8 vs. 9,4 TWh), dovuta di nuovo principalmente alla situazione di crisi affrontata dal comparto idroelettrico (-48%). In leggero calo anche la produzione fotovoltaica (-3,5%) e da biomasse (-2,4%), mentre sono aumentate quella eolica (+10%) e, soprattutto, quella termoelettrica (+25,6).
Il prezzo delle quote di emissione ETS (EUA) è sceso a 81 €/EUA (-17%, -17 €/EUA) rispetto a febbraio (98 €/EUA), probabilmente anche a causa dell’elevato numero di quote scambiate (49 mln vs. 44 mln a febbraio 2022).
Fonte: Terna, GME e EEX
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