Nel mese di ottobre, la richiesta di energia elettrica è stata di 26.493 GWh, in aumento rispetto allo stesso mese dell’anno precedente (+1,1%) e rispetto al valore di ottobre 2019 (+0,4%). In particolare, rispetto a ottobre 2020 è stato registrato un leggero aumento sia della produzione da biomasse (+3,6%) ed eolica (+5,4%) che del saldo estero (+2,4%). Hanno invece registrato un calo la produzione fotovoltaica (-1,7%), geotermica (-1%) e idroelettrica, in forte diminuzione (-31,4%). Nel 2021 la richiesta di energia elettrica (265.465 GWh) risulta in aumento (+5,6%) rispetto allo stesso periodo del 2020 e in riduzione (-1%) rispetto al progressivo 2019. Il valore della domanda di energia elettrica è stato ottenuto con un giorno lavorativo in meno (21 vs 22) e una temperatura media mensile superiore di 0,4°C rispetto a ottobre dello scorso anno. Il dato destagionalizzato e corretto dagli effetti di calendario e temperatura porta la variazione a +2,3%. Rispetto al 2019 tale variazione si attesta a +0,4%.
A ottobre il Prezzo Unico Nazionale (PUN) ha continuato la sua salita arrivando a toccare i 217,6 €/MWh (+174,06 €/MWh, +399,5% su ottobre 2020 e +59,04 €/MWh, +37,2% su settembre 2021). Il picco di prezzo riflette una nuova ripida ascesa dei costi del gas, l’ulteriore decisa riduzione dell’offerta nazionale, una crescita degli acquisti (MGP: 23,9 TWh, +1,8%, con liquidità del mercato al 76,9%) e dai prezzi della CO2 che, sebbene in calo rispetto a quanto registrato a settembre, hanno valori ancora elevati.
Nelle aste spot di ottobre 2021 per lo scambio di quote di emissione ETS sulla Piattaforma EEX il prezzo massimo registrato è stato di 63,7 €/EUA, in diminuzione rispetto ai 65 €/EUA di settembre (-2%, -1,3 €/EUA), con un totale di 48,1 milioni di quote scambiate nel mese.
Fonte: Terna, GME e EEX
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