Il 16 novembre 2021 Bioenergy Europe ha pubblicato il Rapporto Statistico 2021 incentrato sulla produzione di pellet. Il report riporta le statistiche 2020 e 2021 sull'attuale stato di avanzamento del mercato del pellet in Europa e come viene impiegata la sua produzione, nei diversi usi del riscaldamento e dell'elettricità, coprendo una varietà di settori diversi (residenziale, commerciale e industriale). Inoltre, fornisce un'analisi approfondita dei dati più recenti sul mercato dei sistemi di riscaldamento e sui motivi dell'evoluzione del prezzo del pellet, nonché sugli aggiornamenti del mercato dello schema di certificazione ENplus®.
Il pellet è un esempio di efficienza delle risorse e di circolarità, dato che la principale fonte di materie prime per questo settore sono residui di legno come la segatura. Alcuni ostacoli, soprattutto su investimenti e logistica, devono ancora essere superati, anche se si riscontra già del potenziale significativo per un'ulteriore espansione della produzione di pellet in tutto il mondo e in Europa.
Guardando ai consumi, l'utilizzo del pellet è aumentato del 7% a livello globale rispetto al 2019, con l'UE-27 che è il maggior utilizzatore di pellet. Il settore industriale rappresenta il 61% del consumo di pellet mentre il segmento domestico rappresenta il restante 39% (31% per il residenziale e 8% per usi commerciali).
Il settore del pellet ha inoltre mostrato una forte resilienza alla pandemia COVID-19 e non ha avuto battute d'arresto significative. La pandemia ha influito sull'attività delle segherie e ha ridotto la disponibilità della materia prima del pellet. Tuttavia, questo è stato controbilanciato da fattori esterni che hanno aumentato la materia prima disponibile e livellato il prezzo, dato che la bioenergia si può avere anche tramite legno di bassa qualità o danneggiato dai parassiti.
La recente impennata dei prezzi dell'elettricità e del gas ha posto ancora una volta sotto i riflettori la questione della dipendenza dell'UE dall'importazione di gas naturale. Questa situazione pone diverse sfide, come l'aumento del costo delle bollette per le famiglie e la diminuzione della competitività dell'industria europea. In questo contesto, la bioenergia è un'opzione conveniente per decarbonizzare diversi settori in modo economicamente vantaggioso e il prezzo del pellet è rimasto stabile, il che lo rende una delle soluzioni più adeguate per affrontare la dipendenza energetica dell'Europa.
Bioenergy, attraverso lo studio, lancia alcune raccomandazioni:
1. un quadro politico stabile è essenziale per fornire una prospettiva a lungo termine alle aziende per investire ulteriormente nella produzione e nell'uso del pellet;
2. l'utilizzo del Fondo sociale per il clima consentirà ai cittadini di passare dagli apparecchi fossili a soluzioni pellet moderne ed efficienti. Ciò contribuirà a un più rapido dispiegamento delle energie rinnovabili e limiterà le emissioni inquinanti, proteggendo al contempo i consumatori vulnerabili dalla povertà energetica.
3. un divieto progressivo dei combustibili fossili per il riscaldamento è una strategia politica efficace da considerare per accelerare la transizione energetica.
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